Oltre a quelle previste dal DPCM firmato giovedì dal premier Conte, da lunedì 15 giugno arrivano nuove aperture anche sul fronte delle direttive provinciali. Il Dipartimento di Prevenzione dell’APSS ha infatti presentato alcune modifiche ai protocolli già approvati dalla Giunta provinciale, sulla base dei nuovi dati sull’incidenza della pandemia sul territorio trentino.
Per quanto riguarda il distanziamento interpersonale, non sarà più necessario applicare le misure previste oltre che ai membri dello stesso nucleo famigliare o di conviventi, anche ai gruppi di persone che si frequentano abitualmente fino ad un massimo di 10 persone. Questi requisiti dovranno essere dichiarati dai membri del gruppo, ad esempio quando si va al ristorante o al bar;
Alla luce delle forti criticità espresse da parte della popolazione nell’utilizzo dei guanti, emerse specie nei negozi di alimentari, e viste le recenti indicazioni riscontrabili sul sito dell’OMS, viene tolto l’obbligo dell’utilizzo dei guanti nelle attività di vendita al dettaglio per i clienti, fermo restando l’igienizzazione delle mani con soluzioni idro-alcoliche;
Novità anche in materia di somministrazione di alimenti e bevande: solo ed esclusivamente in contesti esterni, è consentito al personale addetto, l’utilizzo della visiera protettiva in luogo della mascherina chirurgica; potrà essere consentita inoltre la modalità self-service, esclusivamente per buffet realizzati con prodotti confezionati in monodose o su piatti pronti adeguatamente protetti con pellicola.
Cambia la normativa che regola gli accessi a rifugi e attività di accoglienza e strutture ricettive: per quanto riguarda l’utilizzo delle camere con più di 6 posti letto (camerate) per il pernottamento nei rifugi o negli ostelli si aumenta la capacità delle stanze fino a consentire l’utilizzo di un massimo di 2/3 dei posti letto, garantendo la distanza di 2 metri tra le persone.
Nei piccoli negozi di commercio al dettaglio, fino a 40 mq, sarà consentita la presenza di massimo 4 persone (compreso/i l’operatore/operatori) purché almeno 2 persone facciano parte dello stesso nucleo famigliare o siano conviventi. Cade quindi l’obbligo di accedere uno alla volta.
Infine è consentita l’apertura dei miniclub, previo il rispetto di una serie di vincoli nel rapporto numerico tra bambini e operatori.
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