Luogo che vai, zanzare che trovi

“Fotografate le zanzare tigre e mandate le immagini alla Fondazione Mach, utilizzando l’applicazione Bugmap nata per la cimice asiatica. Le fotografie ricevute saranno validate dagli esperti e questo permetterà di monitorare l’espansione in Trentino della zanzara tigre e di individuare altre eventuali specie di zanzare invasive, creando un utile mappa di presenza/distribuzione”.

Questo messaggio trasmesso ai media locali alla fine di maggio ha segnato la ripresa annuale dell’attività di monitoraggio che la Fondazione Mach svolge dal 2017 insieme al Muse – Museo delle Scienze di Trento e al Museo civico di Rovereto.

Il monitoraggio ha per oggetto, oltre alla zanzara tigre (il primo focolaio è stato scoperto a Rovereto dall’entomologo ambientale padovano Uberto Ferrarese nel 1997), la zanzara coreana comparsa successivamente dapprima in Valsugana, poi nei dintorni di Trento ed in seguito in Vallagarina. Ultimamente nell’elenco è stata inclusa anche la zanzara giapponese peraltro non ancora rinvenuta in provincia di Trento. L’importanza del coinvolgimento dei cittadini nel controllo e nel monitoraggio della zanzara tigre era già stata confermata vent’anni fa da Uberto Ferrarese, ma ha assunto carattere di urgenza soprattutto in considerazione del ruolo che le zanzare possono svolgere nella trasmissione di malattie all’uomo.

Sono 22 i virus potenzialmente trasmissibili tramite le zanzare, dice Annapaola Rizzoli, dirigente del Centro ricerca e innovazione della FEM, che ha iniziato ad occuparsi dell’argomento da quando lavorava presso il Centro di ecologia alpina della Viote (Bondone).

Il ruolo di cabina di regia nella specifica materia alla Fondazione, ma anche ed in subordine al MUSE e al Museo Civico di Rovereto, è stato assegnato dalla Giunta provinciale con delibera del 31 marzo 2017. Annapaola Rizzoli sottolinea l’ampiezza dell’incarico: non più e on solo monitoraggio, ma anche ricerca e comunicazione. La ricerca è svolta dal Dipartimento biodiversità e biologia molecolare. La comunicazione è affidata ad un gruppo denominato “comunicatori della scienza” coordinato da Anna Erikson. La zanzara tigre e le altre specie sopracitate sono oggetto di ricerca in ben cinque progetti finanziati in parte dall’Unione europea. Annapaola Rizzoli li elenca abbinando alla denominazione le finalità contenute nei rispettivi protocolli. Aim Cost è finalizzato alla standardizzazione della consistenza numerica e distribuzione della zanzara tigre. Zikalliance ha per obbiettivo la stima del rischio di diffusione del virus Zika in Europa. Mood mira allo lo sviluppo di modelli preventivi di nuove pandemie. A livello nazionale, in collaborazione con la Sapienza di Roma, è stato attivato un progetto per studiare la resistenza agli insetticidi e larvicidi che rappresentano attualmente i principali strumenti di controllo delle zanzare. E’ inoltre stato attivato uno studio di fattibilità preliminare di controllo della zanzara tigre attraverso l’utilizzo di maschi sterili in collaborazione con il Centro Agricoltura e Ambiente di Crevalcore (Bologna).

I comunicatori della scienza operano attingendo informazioni riguardanti ambiente, agricoltura e alimenti dalla Fondazione Mach e da altri Centri di ricerca. Le notizie vengono divulgate attraverso vari mezzi e canali: serate, lezioni nelle scuole, materiale divulgativo, monografie, video.

Vogliamo concludere con un doveroso ringraziamento a Uberto Ferrarese che per primo si è occupato di Zanzara tigre, chiamato nel 1997 dal Comune di Rovereto e dal Museo Civico.

Ha operato non solo in Vallagarina, ma anche nell’Alto Garda e in Val di Ledro. I risultati delle sue ricerche sul campo sono documentati da relazioni dettagliate e puntuali vidimate dall’Istituto superiore di sanità di Roma.

A lui dobbiamo le prime osservazioni sulla biologia ed etologia della zanzara tigre; la definizione delle modalità di prevenzione da suggerire alla popolazione ed una serie di incontri con la gente ripetuti per tutta la durata dell’incarico. Ferrarese si è anche occupato di trattamenti chimici contro i diversi stadi di sviluppo della zanzara tigre. Ha stabilito e mantenuto rapporti di collaborazione con il Centro Agricoltura e Ambiente di Crevalcore mutuando dagli esperti che vi operavano vari sistemi di lotta biologica, che però si sono dimostrati inapplicabili in Trentino.

Larva di zanzara tigre
Larva di zanzara tigre
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