Quest’anno data l’emergenza e lo slittamento dei campionati che riprenderanno solo il 20 di giugno ne dovremo fare a meno, ma in consiglio provinciale nei giorni scorsi si è parlato dei ritiri dei grandi club del calcio in Trentino.
Un dibattito nato dall’interrogazione di Lucia Coppola, di Futura, che chiedeva conto della spesa sostenuta dalla Pat per i ritiri delle formazioni di serie A in rapporto alle ricadute economiche sul nostro territorio. Alla questione ha risposto l’assessore al turismo e allo sport Roberto Failoni, segnalando che “le ricadute in termini economici per il territorio trentino, in particolare la Valle di Sole negli anni 2014, 2015 e 2016 ed alla sola attività di ritiro della prima squadra del Napoli, sono stimate in circa 5.900.000 euro sulla base delle presenze registrate nel periodo considerato”.
A fronte dei 4.250.751 euro investiti dalla Provincia attraverso Trentino Marketing e Trentino Sviluppo per ospitare nel nostro territorio tra il 2015 e il 2019 i ritiri estivi di squadre di calcio del calibro di Napoli, Fiorentina, Roma, Chievo Verona, Hellas Verona, Venezia, Cagliari, Bologna, Parma, Bari e Spal, ha spiegato Failoni, “il ritorno economico medio è stato di 10 milioni di euro annui, sulla base delle presenze dei tifosi generate dai ritiri”, circa 100.000 tifosi con spese media pro capite di 100 euro.
“Il numero di 100.000 è stato determinato in alcuni casi con il conta-persone disposto all’accesso dell’area di gioco, in altri in relazione alla capienza della struttura sportiva interessata”, prosegue la nota dell’assessore, specificando che si tratta di 19 squadre per un totale di 249 giorni di ritiro. “Per quanto riguarda la spesa media pro capite, la stima in 100,00 euro risulta supportata anche dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo che indica, per il turista sportivo, l’importo medio di 113,16 euro.
In base a questo studio infatti: “I turisti sportivi si caratterizzano per capacità di spesa elevata e per tempi di permanenza medi più lunghi rispetto ad altre categorie. (…) Inoltre, una volta rientrati nel loro Paese/città di origine, sono soliti raccomandare alla loro rete di conoscenze le mete dei loro recenti viaggi”
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