“La vita è breve, cerchiamo di far festa che ci fa sentire più vicini con tanta gioia e amore; perché un giorno senza gioia è perduto. Ci ritroveremo il prossimo anno in attesa di arrivare ai 100”. Questo l’augurio che Giuseppe “Joe” Angeli aveva espresso a Cloz durante la festa dei coscritti, classe 1935, dell’anno scorso.
Lui, emigrato il 20 giugno del 1958 a Saint Louis, nel Missouri, quando il lavoro glielo permetteva, tornava spesso a Cloz; da pensionato trascorreva parecchi mesi nel suo paese natale. Di Giuseppe Angeli, scomparso nei giorni scorsi, dopo una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e all’impegno sociale, rimarranno sempre nel ricordo la sua generosità, la sua voglia di stare insieme in allegria, la sua capacità organizzativa.
La sua famiglia ha avuto una grande tradizione di emigranti; prima il nonno, poi il padre, i due fratelli Lino e Silvio. Joe raccontava spesso le sue vicende: “Ebbi molta nostalgia della mia famiglia, dei miei parenti e dei miei amici; questo pensiero era come un tarlo, non mi lasciava mai, mi martellava la mente giorno e notte; non avevo soldi, altrimenti sarei tornato subito”.
“Joe, come tutti lo conoscevano, era molto legato ai parenti e amici in paese, ma anche agli emigrati in America”, spiega il nipote Nicola Rizzi. “Quando era qua telefonava spesso in America e viceversa, quando era lì riusciva lo stesso a tenere i contatti con tutti noi, era un grande tessitore di ponti”.
Aveva una grande passione per la fotografia; con la sua piccola macchina fotografica era riuscito ad avere un immenso archivio perché sempre pronto a immortalare incontri, momenti di gioia, di amicizia, che una domenica proiettò alla presenza di 200 persone, che si riconobbero in qualche scatto, in qualche momento particolare di incontro e di cordialità.
Il nipote Luca Angeli, che vive in America, lo ricorda così: “Joseph era apprezzato per la sua capacità di dare gioia e gioia di vivere ad ogni incontro di famiglia e amici. Ha sempre incluso tutti e ha segnato ogni occasione con parole di amore e gratitudine per coloro che lo circondavano. Nessuna festa era completa senza una polka, o il suo caratteristico sorriso gentile e lo scintillio negli occhi”.
Quando era a Cloz la sua taverna era sempre aperta per i compaesani. Ha raggiunto la sua amata moglie Louise Angeli (nata Landrum), scomparsa da diversi anni.
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