La fase 2 nelle piscine di Trento

La piscina interna del Centro sportivo Manazzon

Le limitazioni non hanno fermato i nuotatori incalliti, che da ieri hanno ripreso a solcare le corsie delle piscine trentine. Certo la trafila prima di entrare in vasca è più complicata, a partire dall’autocertificazione da compilare ogni volta che si entra, dichiarando di non avere la febbre o altri sintomi e di non essere venuti a contatto con persone contagiate.

Una volta dentro niente armadietti, niente docce e niente phon, quindi per togliersi il cloro di dosso bisogna attendere il ritorno a casa e all’interno il materiale va tenuto a bordo vasca, punto in cui ci si può togliere la mascherina e finalmente tornare a tuffarsi.

Il distanziamento nelle cabine del Centro sportivo Manazzon
Il distanziamento nelle cabine del Centro sportivo Manazzon

Gli orari sono quelli consueti, le entrate sono contingentate fino a 6 persone per corsia, ma almeno in questi primi giorni non si corre il rischio di attendere in coda o di restare fuori.

Un regolamento valido soltanto fino a venerdì 29 maggio, per le piscine coperte gestite a Trento dall’Asis tranne la struttura di Madonna Bianca, rimasta chiusa. Poi con l’apertura dei lidi di Trento Nord e di Manazzon, alle limitazioni attuali si aggiungono le linee guida per la gestione degli spazi esterni: non si potranno infatti usare i giochi per bambini, gli scivoli e le panchine mobili, mentre per prendere il sole si dovrà restare nelle piazzole prestabilite.

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