“Non facevamo una presentazione su questo campo dai tempi di Brandon Triche. Era il 2013 ed eravamo ancora in Serie A2. Non si può dire che non ci abbia portato fortuna. Questo progetto di basket inclusivo – il principale del nostro 2020: formazione, socializzazione e sport – nasce, quindi, sotto buoni auspici”.
Con queste parole, lo scorso 9 gennaio, il direttore di AquiLab, Massimo Komatz, ha presentato, sul parquet della BLM Group Arena, “Where eagles dare – Dove osano le aquile”, l’iniziativa promossa dai Rotary Club della provincia – Distretto 2060, con il sostegno della “Fondazione Aquila per lo Sport Trentino”.
Attraverso gli otto club del territorio (Rovereto Vallagarina, Valsugana, Rovereto, Riva del Garda, Trentino Nord, Trento, Madonna di Campiglio, Fiemme e Fassa), i rotariani si affidano alla Fondazione – voluta a fine 2014 dall’ex presidente aquilotto Giovanni Zobele – per implementare la collaborazione tra società cestistiche e associazioni, enti o imprese che si occupano di disabilità fisiopsichiche.
“Sono sette, cinque delle quali già attive, le realtà attualmente coinvolte: ‘Everybody needs some basket’, pensata da Fondazione Aquila insieme ad Anffas Trentino, Centro Trentino di Solidarietà e ATAS; ‘Sport Libera Tutti’, ideata nel 2017 da Riva del Garda Fierecongressi con l’aiuto del Comitato Regionale FIP e delle cooperative locali ITER, CS4 ed Amalia Guardini; gli ‘Insuperabili’, formazione allestita un anno fa grazie a Giudicarie Basket, Incontra e Comunità Handicap; la squadra frutto della collaborazione tra Basket Pergine e CS4 ed infine ‘Portaperta Basketball Team’ di Feltre”, ha spiegato il coordinatore del progetto Stefano Trainotti.
A queste cinque realtà si è aggiunto nel frattempo un nuovo gruppo, composto da atleti della società Val di Fiemme Basket e da ragazzi inseriti nei progetti di Anffas, i quali hanno svolto il loro primo allenamento venerdì 10 gennaio a Cavalese. Un altro gruppo, nato anch’esso su impulso di “Where eagles dare”, coinvolgerà nei prossimi mesi una classe dell’Istituto “Martino Martini” di Mezzolombardo e la Fondazione Trentina Autismo.
Queste sette squadre, formate da giocatori normodotati e da atleti con disabilità, si ritroveranno in primavera per dar vita a due divertenti e stimolanti tornei, che vedranno la partecipazione, complessivamente, di 150 ragazzi.
“Osare significa cercare di andare al di là della propria area di comfort, essere vicini alle persone facendo qualcosa che possa lasciare il segno. Dove c’è un progetto ambizioso come questo e bisogno di unire le forze per attuarlo, noi ci siamo”, ha sottolineato il governatore del Distretto 2060 Rotary Italia – Nord Est, Massimo Ballotta, grande appassionato di basket e tifoso della Reyer Venezia.
Della quale è stato capitano (scudettato) proprio il testimonial di “Where eagles dare”, l’altoatesino Tomas Ress, Academy Ambassador dell’Aquila Basket Trento.
“Per me, la pallacanestro è stata non solo un divertimento ed un lavoro, ma anche un modo per imparare tante lezioni e crescere”, ha ricordato l’attuale assistant coach dell’Under 18 Eccellenza bianconera. “Il valore dello sport è essere parte di una squadra, senza esclusioni, valorizzando i punti di forza di una persona invece dei suoi limiti”. Attraverso la palla a spicchi, inclusiva per definizione, questo è più facile.
“Basket e inclusione sociale sono nel nostro DNA. Senza falsa modestia, siamo un bell’esempio oltre il parquet. A questo progetto lavoreremo al massimo delle nostre possibilità, per dare frutti concreti alla comunità, a 360 gradi, nel prossimo futuro”, ha affermato il presidente della Dolomiti Energia Trentino, Luigi Longhi.
Il binomio Rotary e Aquila, insomma, “è già un successo”, per usare le parole pronunciate in chiusura dal numero uno del Rotary Club Rovereto Vallagarina, Enrico Ballardini.
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