Nominato “Giusto fra le nazioni”, l’alpinista nato a Ruffrè è stato ricordato comenica scorsa in val di Non
La valle di Non e il Trentino hanno reso omaggio al grande Ettore Castiglioni domenica scorsa a Malga Romeno ricordando le sue origini trentine: era infatti nato il 28 agosto del 1908 a Ruffrè dove la sua famiglia
trascorreva i mesi estivi.
Ne ha tracciato un ricordo la storia Maria Luisa Crosina in una mattinata accompagnata dai canti del coro San Romedio Anaunia diretto da Luigi Deromedis e dalla letture di alcuni scritti del grande alpinista che ha ricevuto l’importante riconoscimento di “Giusto fra le nazioni” da Israele per aver messo in salvo sui valichi alpini numerosi perseguitati; grazie a lui hanno potuto raggiungere in Svizzera, la salvezza e la libertà. Ed è morto a soli 35 anni proprio mentre cercava di scappare dalla prigionia in Svizzera.
“In un’ epoca dove tutto sembra concentrarsi sull’attimo e sul presente – hanno spiegato i promotori di questo partecipato ricordo – fare memoria non è solo un esercizio accademico e culturale, ma un’occasione per crescere recuperare quei valori che sono identificativi e fondanti della comunità”.Dopo il pranzo anche un’occasione di solidarietà. Il ricavato della quota per il pasto, fissata ad euro 15 sarà infatti devoluto alla Fondazione
Giuliani De Marchi per il Nepal. Il giorno prima era stato presentato il documentario su Ettore Castiglioni “Oltre i confini” per iniziativa dell’associazione “LA STORIA
STORIA SIAMO NOI”, la Pro Loco di Romeno e la Società podistica Novella.
Alla morte di Castiglioni il 19 giugno 1944 il poeta Giovanni Cenzano aveva scritto: “L’alpinismo ha perduto un tecnico fra i piu’ provetti e reputati, ma ha perduto anche un poeta. L’alpe per lui era la sua cetra”.
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