Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio è intervenuto a conclusione della serata: “Dobbiamo smetterla con questo senso di mancanza che oggi in Europa è molto pronunciato. Un senso che si sta diffondendo come se fossimo una comunità che sta arretrando e si sta assestando dentro un recinto con qualcosa da difendere dagli altri, tutti percepiti come nemici”. E ha aggiunto: “Dobbiamo riconoscere anche he in tutto il mondo c’è una Chiesa, una Chiesa giovanissima, che continua a crescere, ed è una Chiesa che la persecuzione la vive non solo nelle parole, ma sulla propria pelle e paga col martirio – ha aggiunto Tarquinio -. Questa è Chiesa come la nostra, è la nostra Chiesa, e se noi siamo vivi lo siamo grazie alle claustrali e a questi martiri che continuano a generare la Parola in questo tempo. E tanti sono giovani: mi passano davanti agli occhi le immagini dei migranti sgozzati dal Daesh in Nord Africa, che fino all’ultimo pronunciavano il nome di Gesù a fil di labbra. Questi martiri sono coloro che alcuni di noi non vorrebbero nemmeno guardare in faccia. Abbiamo, invece, il coraggio di ascoltare il Papa che parla senza mancare all’appello di nessuna delle parti. È questa la sfida di cui ogni giorno si fa carico Avvenire ogni nelle sue pagine”.
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