Il ristrutturato “Edificio Ciminiera” di Progetto Manifattura sta ospitando il corso “Sport della montagna” promosso dalle Università di Verona e di Trento. Trentadue gli studenti del primo anno

“Formare figure con competenze e conoscenze in ambito scientifico, professionale ed organizzativo, di specifico interesse nella preparazione fisica legata agli sport di montagna”. È questo l'obiettivo del curriculum “Sport della montagna” presentato la settimana scorsa, a Rovereto, nella nuova sede universitaria della “Ciminiera” di Progetto Manifattura, edificio simbolo dell'ex opificio tabacchi di Borgo Sacco.

Una proposta formativa unica in Italia, che rientra nel corso di laurea magistrale interateneo in “Scienze dello sport e della prestazione fisica” promosso, ad ottobre, dalle Università di Verona e di Trento, in collaborazione con il CeRiSM (Centro Ricerca Sport Montagna e Salute) di Rovereto, e rivolto principalmente a chi abbia conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie.

“I due atenei realizzano così un nuovo progetto didattico e scientifico che porta anche in Trentino la formazione universitaria nell'ambito sportivo e delle attività outdoor”, ha sottolineato il rettore di UniTrento, Paolo Collini. “Progetto Manifattura, l'incubatore della 'green & sport economy' di Trentino Sviluppo, si apre così anche agli studenti, futuri professionisti di un mondo, quello dello sport, che guarda con sempre maggiore attenzione ai temi dell'innovazione, della tecnologia, della pianificazione e del monitoraggio sia del gesto atletico sia della performance”.

Al termine dei due anni di studio, gli studenti avranno le competenze per diventare preparatori atletici, istruttori e allenatori in società sportive ed enti di promozione sportiva, tecnici specializzati per la valutazione funzionale e l'analisi della prestazione sportiva negli sport di montagna, esperti di attività sportive outdoor in contesti turistici oppure organizzatori di eventi sportivi e promotori del territorio.

Il corso di laurea – al quale sono iscritti 32 studenti provenienti da Trentino, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio – apre inoltre le porte agli ideatori di tecnologie innovative negli sport di montagna e outdoor.

“Tutte competenze, queste, che ben si integrano nella filiera formativa che la Provincia autonoma di Trento sta promuovendo per il sostegno dello sport, con l'attivazione dall'anno scolastico 2015/'16 di due Licei scientifici ad indirizzo sportivo – a Rovereto e Mezzolombardo – che vedono, a tutt'oggi, circa 450 iscritti, i primi dei quali si diplomeranno nel 2019/'20”, ha spiegato il presidente del Comitato di gestione del corso Federico Schena. “Un risultato significativo se si considera che sul territorio nazionale, di norma, c'è una sede per provincia, tranne che in realtà come Milano, dove ci sono tre istituti, o Roma, dove sono quattro. Altra azione qualificante per la filiera formativa trentina è l'inserimento della figura del tutor sportivo, per seguire gli studenti che praticano attività agonistica con risultati di eccellenza”.

A disposizione degli studenti del nuovo curriculum, il comune di Rovereto – partner dell'iniziativa insieme alla Provincia, a Trentino Sviluppo e al CONI di Trento – ha già messo il Centro natatorio, i Centri tennis, lo stadio “Quercia”, il polo del tiro con l'arco e il Centro sportivo Fucine.

Il settore dello sport viene visto, insomma, come potenziale vettore di sviluppo per il territorio, mezzo di promozione e di attrazione turistica. Il percorso, in questo senso, si completa con il coinvolgimento, oltre che dei Licei sportivi – testimoniato dalla presenza, alla “Ciminiera”, di due classi dello Scientifico “Antonio Rosmini” di Rovereto – anche dell'acceleratore di startup sportive SPIN Accelerator Italy e dei futuri laboratori TESS Lab, nonché con la recente attivazione del corso accademico “Sport e alimentazione vegetale”, sostenuto dalla due volte campionessa olimpica di ciclismo su pista Antonella Bellutti.