Valori e proposte per una nuova Europa

In vista delle votazioni per l’elezione del Parlamento europeo che tra il 23 e il 26 maggio 2019 si terranno nei 27 paesi dell’Unione europea, il Gruppo di riflessione sui valori sociali (presso Villa S. Ignazio) ha elaborato un lungo documento, di cui proponiamo in questa pagina alcuni passaggi significativi. Il testo completo è sul sito di Vita Trentina, nello speciale Europee 2019: www.vitatrentina.it/Speciali/Europee2019.

L’Europa deve essere “dei popoli”

L’“Europa dei popoli” rispetta l’identità, la cultura e il ruolo delle nazioni che la costituiscono. Essa non è la somma di nazionalismi, ma piuttosto l’espressione di una comunità di popoli con le loro identità storiche e culturali, che realizzano una superiore unità, più ampia, diversificata nonché aperta a nuovi apporti.

Una Confederazione di Stati

La nuova Europa non dovrà essere centralistica e burocratica, come l'attuale Unione, ma organizzata con criteri di sussidiarietà e con una struttura confederale (come ad esempio, fatte le debite proporzioni, la Confederazione Svizzera). L’Europa dovrebbe assolvere a quelle funzioni che i singoli Stati non sono in grado di svolgere da soli (politica estera, difesa dei confini, politica monetaria, ecc., ) mentre le altre dovrebbero restare di competenza nazionale pur nel quadro di indirizzi di carattere generale formulati a livello confederale.

Un’Europa popolare e sociale

L’Europa Unita deve essere “popolare” non solo per valorizzare le identità dei popoli che la costituiscono, ma anche per fare una politica “popolare”, fedele alla democrazia e alla partecipazione, e che dia risposta alle esigenze basilari dei cittadini: sviluppo, lavoro, famiglia, sicurezza, ecc..

  • Creare sviluppo e lavoro

Serve una Europa che sostenga gli Stati nelle politiche di sviluppo e investimento, al fine di attivare la ripresa economica e la creazione di nuove opportunità di lavoro.

E’ indispensabile riorganizzare il bilancio e destinare maggiori risorse agli investimenti e al sostegno di piccole e medie imprese. Occorre ridurre incisivamente la fiscalità sulle imprese e operare una revisione delle procedure amministrative per contenere i costi del prolungamento dei tempi di attuazione.

  • Dare sostegno sociale

Una Europa popolare implica che sia anche “sociale” e solidale, cioè che operi in modo che i singoli Stati possano assicurare ad ogni cittadino un minimo di sostegno sociale in caso di difficoltà. Di fronte ai fenomeni di repentino impoverimento spesso indotto dalla globalizzazione selvaggia, è urgente predisporre un adeguato sistema di sostegno sociale.

Più in generale è indispensabile preservare e assicurare a tutti i cittadini i servizi sanitari, di assistenza e pensionistici basilari.

  • Operare per la sicurezza

L’ Europa deve sostenere lo Stato nel creare le condizioni affinché ogni cittadino possa sentirsi sicuro a casa propria e nel proprio Paese. Ciò richiede innanzitutto una cultura di rispetto delle regole, norme più adeguate ed efficaci, severità nel farle rispettare, dotazioni di personale e di mezzi per assicurare una ordinata vita civile. Per quanto riguarda la difesa da minacce esterne e tenendo presente la più recente evoluzione geo-politica, si dovrebbe quanto prima pervenire ad un esercito comune europeo.

  • Una immigrazione ordinata e una accoglienza compatibile

Occorre combattere il traffico di esseri umani, potenziare i corridoi umanitari e sviluppare accordi fra Stati per una immigrazione regolata. La difesa dei confini esterni deve essere assunta dall’Europa e non lasciata alle scelte mutevoli dei singoli Stati. L’immigrazione va regolata nei limiti delle possibilità reali di accoglienza. (…)

Il ruolo dell’Italia, del Trentino, di ciascun cittadino

Non solo l’Italia – Paese costituente la Comunità Europea – ma anche il Trentino – che in Alcide De Gasperi ha dato all’Europa uno dei suoi padri fondatori – sono chiamati a dare il loro apporto per portare a compimento questo progetto.

Anche ciascuno di noi è chiamato a dare un suo contributo, innanzitutto esercitando il diritto di voto alle elezioni.

C’è un altro importante compito da svolgere: acquisire la consapevolezza che la rinascita culturale, economica e politica dei popoli europei potrà essere promossa con il costante impegno di conoscere e coltivare i grandi valori che sono alla base della nostra civiltà. Essi ne costituiscono infatti il più importante ed elevato patrimonio, e rappresentano il migliore investimento per il nostro futuro.

(Contributo elaborato da: Emma Angheben, Claudio Barbacovi, Romano Da Col, Renato Osti, Adriano Paoli, Antonio Saccoman, Vittorio Tonazzo del Gruppo di riflessione sui valori sociali – presso Villa S. Ignazio)

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina