L'Aquila Basket under 18 ha vinto la prima edizione della NextGen Cup: un successo prestigioso, frutto del lavoro e dell’attenta programmazione del settore giovanile da parte della società

Se ci guardiamo indietro vediamo due finali scudetto raggiunte in due anni; guardando al presente c’è la bella rincorsa alla zona playoff con l’ultima importante vittoria in casa di Venezia; ma se proviamo a rivolgere lo sguardo al futuro dell’Aquila Basket da qualche giorno troviamo lo splendido trionfo alla NextGen Cup 2019, la prima edizione del torneo giovanile di pallacanestro che ha visto sfidarsi le formazioni under 18 delle squadre partecipanti alla Serie A.

Un successo prestigioso, quello colto dai bianconeri lo scorso weekend sul parquet del Mandela Forum di Firenze, frutto del lavoro e dell’attenta programmazione del settore giovanile da parte della società di piazzetta Lunelli, che con i risultati raggiunti dalla Dolomiti Energia Basketball Academy conferma un impegno a 360 gradi, ben oltre la crescita esponenziale della prima squadra avvenuta negli ultimi anni.

Il torneo, partito a dicembre con una fase a gironi dominata dalla formazione trentina, è arrivato al suo epilogo con un vero e proprio tour de force che ha visto gli aquilotti scendere in campo ben cinque volte in quattro giorni, fino alla finale di domenica vinta per 78 a 64 contro Reggio Emilia, unica squadra capace di battere Trento nelle fasi precedenti. Prestazioni convincenti, ottima tenuta atletica e soprattutto grande forza mentale gli ingredienti alla base del titolo, raggiunto nonostante un avvio di finale stentato ed un primo quarto chiuso sul 25 a 19 per gli emiliani. La svolta arriva nell’intervallo lungo: dopo un buon secondo parziale l’Aquila si ricompatta e nel terzo quarto mette a segno il decisivo break di 19-0, da lì in poi si tratta di amministrare il risultato e i ragazzi di coach Marchini sono abili a gestire la partita senza alcun rischio fino alla sirena.

Al termine del match oltre al trionfo di squadra Trento si porta a casa anche i titoli di MVP della finale, il play Dalph Adem Panopio, e quello di miglior assistman, Kaspar Kitsing; mentre il roveretano Gabriele Bernardino, capitano degli aquilotti, è insignito di un premio particolarmente significativo: quello di MVP della Next Generation Cup Educational, il riconoscimento che va all’atleta con il miglior rendimento scolastico tra tutti i partecipanti al torneo.

“Per noi era una grande occasione di crescita e di confronto e vincere è stata una bella soddisfazione. Questo è un gruppo composto da ragazzi che hanno valori e qualità, se sapranno metterle in campo al meglio potranno certamente arrivare lontano”, ha commentato orgoglioso coach Alessio Marchini, che punta molto su competizioni come la NextGen Cup per la crescita del basket italiano: “Lo sviluppo dei settori giovanili è spesso una questione culturale che nel nostro Paese manca. Mi piacerebbe che si parlasse di più di questi ragazzi, maggiore attenzione e visibilità farebbero bene a tutto il movimento”.

Una vittoria che può aprire prospettive importanti per la carriera dei singoli giocatori, se supereranno quello scalino fisico che li separa ancora dai “grandi”, e che sarà importante per il futuro delle giovanili dell’Aquila Basket anche a livello internazionale, come conferma il direttore della Dolomiti Energia Basketball Academy Alessandro Giuliani: “È un titolo che ci permette di richiedere con più autorevolezza l’ammissione al torneo per gli under 18 dell’Eurolega a cui vorremmo partecipare per crescere ulteriormente, ci sono tante richieste da tutta Europa, ma questo è certamente un bel punto di partenza”.

A dare voce allo spogliatoio infine ci pensa capitan Bernardino che sottolinea l’entusiasmo e il crescendo di emozioni vissuto dai ragazzi partita dopo partita fino al trionfo finale, concetto ribadito anche dall’estone Kitsing: “Dopo aver vinto il girone abbiamo capito che potevamo fare bene, abbiamo affrontato tutti i match con la giusta energia e la giusta carica”. Carica, energia, emozioni ed entusiasmo tipicamente giovanili, ma che fanno già sognare tutti i tifosi, con lo sguardo rivolto al futuro.