“Non siete il futuro, siete l’adesso di Dio”

Quattro abbracci con i giovani, tre parole d’ordine ricorrenti: amore, passione, concretezza, per realizzare insieme un sogno comune chiamato Gesù. Questa, in sintesi, la Gmg di Panama, in cui Francesco ha esortato i giovani a prendere coscienza di un’urgenza: “Voi non siete il futuro, siete l’adesso di Dio”.

Dalla città-istmo tra due oceani, definita “hub” della speranza, Francesco sprona i giovani ad essere protagonisti di “una nuova Pentecoste” per la Chiesa e il mondo, facendo sedimentare l’esperienza vivificante del Sinodo e mettendosi in cammino per Lisbona, sede nel 2022 della 37ª Giornata mondiale della gioventù.

“La ricchezza dell’ascolto tra generazioni, la ricchezza dello scambio e il valore di riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che dobbiamo sforzarci di favorire canali e spazi in cui coinvolgerci nel sognare e costruire il domani già da oggi”, l’elenco di Francesco di cui i giovani e la Chiesa, in relazione reciproca, sono chiamati a far tesoro “ma non isolatamente, uniti, creando uno spazio in comune, per cui anche voi dovete combattere”.

L'altro invito, “abbracciare la vita come viene”: anche quella di chi è disabile o in prigione. Ed è stato proprio il Papa a dare l’esempio, nelle due “prime volte” di una Gmg: la visita al carcere minorile di Pacora, dove ha celebrato con i giovani detenuti la liturgia penitenziale e nella visita alla Casa Hogar del Buen Samaritano, dopo la Messa dell’ultimo giorno, per stare vicino a 60 ragazzi in difficoltà, tra cui alcuni malati di Aids, vera piaga di questo angolo del Centroamerica.

“Ognuno di noi è molto di più delle sue etichette”, il monito dal carcere minorile di Pacora, esempio di eccellenza nell’inclusione, nel reinserimento e nell’integrazione: “Una società si ammala quando non è capace di far festa per la trasformazione dei suoi figli: una comunità si ammala quando vive la mormorazione che schiaccia e condanna, senza sensibilità”. Ritornano alla mente le parole pronunciate nel primo abbraccio di Pietro al popolo giovane di Panama: “Siete veri maestri e artigiani della cultura dell’incontro”. Ancora una volta, come al Sinodo, i giovani salgono in cattedra. È da loro che gli adulti devono imparare: per una “politica autenticamente umana” che dica “no” alla corruzione, per accogliere, promuovere, proteggere e integrare i migranti, molti dei quali hanno un volto giovane.

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