Ma il danno complessivo del maltempo di fine ottobre 2018 è stimato in 300 milioni di euro

Tre milioni e 300 mila metri cubi di legname abbattuto – corrispondenti a 4 milioni di piante abbattute e a 2 milioni di materiale fatturato – su 19 mila ettari di foreste trentine, 300 milioni di euro di danni a infrastrutture pubbliche e private, alle attività economiche e per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio. E’ il bilancio dei danni del maltempo di fine ottobre 2018, che oltre a provocare frane, cedimenti di strade, danni agli acquedotti e alle reti del gas e dell’energia elettrica, causò anche due vittime. A ripercorrere martedì 22 gennaio nell’Aula del Consiglio provinciale di Trento quelle giornate tra fine ottobre e i primi di novembre è stato il presidente della giunta provinciale, Maurizio Fugatti, che si è soffermato anche sugli interventi messi in campo dalla protezione civile nell’immediatezza e sui successivi provvedimenti adottati dalla Provincia (la dichiarazione dello stato di emergenza, la richiesta all’Unione europea di attivare il fondo di solidarietà che ha portato 2 milioni di euro nelle casse della Pat, gli interventi di aiuto alle famiglie e alle imprese con il coinvolgimento delle banche).

Fugatti ha anche illustrato ai consiglieri il Piano d'azione per la ricostruzione delle foreste trentine approvato dall’esecutivo provinciale per la gestione degli interventi di esbosco e la ricostituzione dei boschi danneggiati. Nei prossimi due anni il Piano, che si propone di tutelare la filiera trentina del legno, coinvolgerà, oltre alla Provincia, i Comuni, le Asuc (usi civici) e gli altri soggetti che hanno subito danni significativi, come Consortele, Regola Feudale di Predazzo, Magnifica Comunità di Fiemme e Regole di Spinale Manez. Ma i lavori di rimboschimento proseguiranno a lungo anche in seguito.

Il Piano, ha spiegato Fugatti, definisce i criteri per stabilire le priorità e le modalità di intervento nei recuperi e nei ripristini, fornisce raccomandazioni per la gestione della rimozione del materiale legnoso, quantifica e individua gli interventi di ripristino delle infrastrutture, affronta anche la questione della riduzione dei danni secondari da insetti scolitidi (che abbiamo diffusamente trattato su Vt nelle pagine dell’Agricoltura per tutti). Il costo degli interventi previsti nei due anni del Piano è quantificato in oltre 21 milioni di euro.

Nel successivo dibattito, unanime è stato l’apprezzamento per l’istituzione, decisa nella seduta consiliare del 18 dicembre scorso, della “Commissione speciale di studio sui danni dovuti al maltempo e i rimedi”, presieduta dal consigliere Ivano Job della Lega, che ha già cominciato i sopralluoghi nelle zone colpite, a partire dalle valli dell’Avisio, così come unanime, pur con qualche distinguo, è stato il compiacimento per l’immane lavoro già compiuto dalla Provincia nella direzione del ripristino, così come per il lavoro svolto negli anni dai Servizi forestali e di ripristino dell’ambiente. Nel dibattito è intervenuta anche l’assessora all’agricoltura, Giulia Zanotelli, per ricordare che alla stesura del piano di azione per il ripristino sono state ampiamente coinvolte le comunità locali e confermare la volontà di riportare al pascolo alcune zone colpite dal maltempo, considerato che una parte del territorio negli anni è stata riconquistata dal bosco.

Ricordiamo che per la presentazione delle domande di contributo o indennizzo per i danni subiti in seguito al maltempo di fine ottobre 2018 sono disponibili online sul sito della Provincia autonoma di Trento i moduli da scaricare, compilare e inviare entro il primo marzo 2019 (si veda www.informa.provincia.tn.it). Per informazioni sul fenomeno degli schianti forestali e sui danni da maltempo, sugli interventi di ripristino, su come accedere agli aiuti si può consultare l’apposita, nuova pagina del sito del Servizio Foreste e fauna della Provincia forestefauna.provincia.tn.