Natale con i tuoi… compagni di squadra! Libera interpretazione del celebre proverbio che, con tutta probabilità, troverà applicazione sotto la rete di pallavolo alla BML Group Arena di Trento proprio il 25 dicembre, per la partita tra Trento e Ravenna.
Gli antefatti di questo “Natale al palazzetto” sono presto riassunti: il 5 gennaio parte il torneo di qualificazione olimpica a Berlino – l’Italia ha già ottenuto il pass – e le federazioni coinvolte richiamano i propri giocatori dieci giorni prima. Calendario alla mano, è Natale. Preoccupati di perdere i loro tesserati stranieri a meno di non giocare il giorno della Natività, i 13 presidenti della Serie A italiana scrivono al loro omologo della Confederazione Europea, Aleksandar Boricic. La CEV, sensatamente, garantisce la possibilità di schierare i giocatori anche a Santo Stefano.
A Trento però questo crea non pochi grattacapi, perché volley e basket (la Dolomiti Energia aveva già in calendario un match il 26) dividono la stessa casa. Scelta “obbligata” il 25 dunque, che inevitabilmente però ci fa storcere il naso. E condividiamo appieno la reazione sincera e coraggiosa di Davide Saitta, 32enne regista di Ravenna, 19 presenze in azzurro, che si è appellato a Papa Francesco con una lettera: “Chiedo aiuto, vogliono ‘rubarmi’ il Natale!”. Il Grinch, questa volta, non è un mostro verde, bensì la “sua” pallavolo.
“Ascolta la mia ‘supplica’ di voler vivere intimamente ed insieme alla mia famiglia il Santo Natale”, scrive ancora il pallavolista catanese: “Inizialmente, volevo subire questa scelta perché sono stanco di intraprendere piccole battaglie, passare per il ‘rompiscatole’ cattolico di turno (…) ma durante un’eucarestia di qualche giorno fa mi sono detto che portare avanti questa pacifica e legittima causa lo devo a me stesso, a mia moglie e soprattutto a mia figlia Noemi”.
Parole che devono far pensare, perché rinunciare al Natale è troppo anche per chi sullo sport ha costruito la propria vita. E poi il 25 dicembre è una festa così potente da riuscire a interpellare e affascinare anche i non credenti, rinnovando la magia dell’attesa e della condivisione, in un mondo che si misura a millesimi di secondo e like sui social network.
Da appassionati sportivi non rischiamo quindi di offendere nessuno dicendo che, sì, anche la pallavolo è “sacra” – per chi la respira quotidianamente in palestra e per chi la tifa sugli spalti – ma non va dimenticato che rimane pur sempre un gioco: la cosa più importante tra le meno importanti.
Perché allora non giocare il pomeriggio della vigilia come ipotizzato dallo stesso palleggiatore di Ravenna? O pensare – come peraltro già accaduto in passato – di disputare entrambe le partite lo stesso giorno, in un suggestivo quanto “unico” Santo Stefano? C’è ancora tempo per tornare indietro? Probabilmente no.
Trento e Ravenna saranno sotto rete il giorno di Natale e in diretta tv. Con Saitta in cabina di regia a provare a mettere i bastoni tra le ruote a Giannelli e compagni. Quella di Davide può apparire una sconfitta; per noi, invece, prende già la forma di una vittoria. Perché la sua voce fuori dal coro è davvero intonata: un assist perfetto, come le tante alzate delle sua lunga carriera. Sta a noi saperlo cogliere e rilanciare.
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