Tutto comincia con la scoperta fortunosa in una vecchia cantina di un diario. Non un diario qualsiasi, ma un racconto che si dipana lungo l’arco di ben 35 anni, a partire dal 1883 fino alla fine della Grande Guerra. A vergarne le pagine, Luigi Sartori, nato a Ischia, vicino al lago di Caldonazzo, nel 1858 e poi trasferitosi a Roncogno, presso Pergine Valsugana, cittadino dell’Impero austro-ungarico. Quelle pagine, redatte sui fogli bianchi dell’Almanacco agrario, edito per la prima volta proprio nel 1883 dal Consiglio provinciale d’agricoltura pel Tirolo, trovate dal nipote di Luigi, Maurizio, sono state affidate alla scrittura di Maurizio Panizza, giornalista collaboratore per molti anni del quotidiano Alto Adige (oggi Trentino) e da qualche anno appassionato cultore della storia locale. Ne è nato il libro Diario familiare, presentato a Pergine Valsugana mercoledì 19 dicembre presso la Cassa Rurale Alta Valsugana.
Proprio l’interesse per la storia locale ha portato Panizza a indagare avvenimenti e personaggi del passato, come Luigi Sartori, e a portare alla luce vicende non note, riproposte anche in tv in collaborazione con Rai3. “Il progetto di riprendere le memorie di Luigi Sartori – ci spiega Panizza – è vecchio di parecchi anni, fu proposto dal nipote di Sartori a un paio di case editrici, ma non se ne fece nulla per la difficoltà a ‘organizzare’ un testo che contenesse le moltissime notizie presenti nei diari, piuttosto scarne e senza una apparente filo logico”. Sono notizie spesso frammentate, a volte tristi a volte liete, sempre però immagini di vita vissute da protagonista e mai da spettatore.
Panizza è riuscito a dare a quegli appunti dignità di racconto facendo emergere vicende di famiglia, di comunità, di vita e di morte ai tempi dell’Impero austro-ungarico; e poco importa che l’ambientazione sia un minuscolo paese come Roncogno, perché le memorie, le sofferenze e le emozioni di quelle pagine sono le stesse di tutta la gente del Tirolo.
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