Il paventato ridimensionamento e taglio del Fondo per il pluralismo, previsto in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato, allarma Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi. il Fondo permette la sopravvivenza di tante piccole testate di informazione ben radicate nei territori. Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi, che molte di queste realtà rappresentano, hanno deciso perciò di scrivere un appello al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Chiedendo il ritiro dell'emendamento, Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi osservano: "I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e la tutela del fondamentale diritto ad un informazione plurale, in coerenza con l’art.21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini".
Martedì 18 mattina a Roma il Consiglio nazionale della Fnsi – Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato dei giornalisti – ha aperto i propri lavori in piazza Montecitorio. Un presidio simbolico, a poca distanza dal palazzo in cui ha sede l'ufficio del sottosegretario con delega all'Editoria, Vito Crimi, per esprimere il dissenso della categoria per il taglio dei fondi per i giornali minori. "La decisione del governo 5 Stelle-Lega – osserva la Fnsi – è un atto ritorsivo contro la categoria, di cui mal si sopportano l'autonomia e lo spirito critico". All'iniziativa hanno partecipato anche l'esecutivo dell'Ordine dei giornalisti e i colleghi di numerose testate colpite dal taglio che il governo si appresta a inserire nel maxi-emendamento alla legge di bilancio.
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