Editoria, Fondo per il pluralismo: appello al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

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Il paventato ridimensionamento e taglio del Fondo per il pluralismo, che permette la sopravvivenza di tante piccole testate di informazione ben radicate nei territori, allarma Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi, che molte di queste realtà rappresentano, e che hanno deciso perciò di scrivere un appello al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato.

Martedì 18 dicembre il Consiglio nazionale della Fnsi – Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato dei giornalisti – aprirà i propri lavori in piazza Montecitorio, alle ore 10. Sarà un presidio simbolico, a poca distanza dal palazzo in cui ha sede l’ufficio del sottosegretario con delega all’Editoria, Vito Crimi, per esprimere il dissenso della categoria per il taglio dei fondi per i giornali minori. All’iniziativa parteciperanno l’esecutivo dell’Ordine dei giornalisti e i colleghi di numerose testate colpite dal taglio che il governo si appresta a inserire nel maxiemendamento alla legge di bilancio.

“La decisione del governo 5 Stelle-Lega – osserva la Fnsi – è un atto ritorsivo contro la categoria, di cui mal si sopportano l’autonomia e lo spirito critico, oltre che un colpo contro il pluralismo dell’informazione e le testate minori, espressioni di minoranze culturali, linguistiche, politiche e di comunità italiane all’estero. Gli unici effetti del taglio saranno la chiusura di numerosi giornali e la perdita di posti di lavoro. L’auspicio è che i parlamentari di maggioranza e opposizione, facendo appello alla loro autonomia, sappiano impedire questo scempio”.

Di seguito, il testo dell’appello di Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi.

“Chiediamo al Presidente un ripensamento urgente del Governo rispetto ai tagli indiscriminati di risorse del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione – si legge nella lettera inviata al Presidente del Consiglio -. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e  la tutela del fondamentale diritto ad un informazione plurale, in coerenza con l’art.21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini. 

“Chiediamo dunque che venga ritirato l’emendamento riferito ai tagli all’editoria e che vanga avviato con urgenza un Tavolo di confronto con tutte le categorie impegnate nella filiera editoriale dell’informazione per ricercare, a partire dalla Legislazione attuale, ogni possibile miglioramento sul terreno del rigore, della trasparenza e dell’’innovazione.

“Confidiamo nell’impegno del Presidente del Consiglio di rinviare i tempi di applicazione di ipotesi di tagli dei Fondi al 2020 per creare le condizioni rapide per un confronto serrato sul merito dei cambiamenti da proporre alla  attuale Legge che potrebbe vederci tutti, parte pubblica, cooperative, privati,  impegnati per costruire nel 2019 soluzioni adeguate ed innovative di sostegno all’intera filiera editoriale. Siamo per un sostegno al pluralismo chiaro e trasparente, ma occorre un lavoro serio e di insieme per evitare conseguenze disastrose sul settore”.

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