Il progetto dell’associazione Viração&Jangada con il sostegno dell’Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia di Trento
Una quindicina di giovani studenti trentini, accompagnati da alcuni ricercatori e educatori, prendono parte in questi giorni alla Conferenza ONU sul Clima (COP24), che si è aperta il 3 dicembre a Katowice, in Polonia. L'evento, che si concluderà il 14 dicembre, vede la partecipazione di 20 mila persone tra negoziatori e diplomatici dei 197 paesi firmatari dell'Accordo sul Clima di Parigi, rappresentanti delle imprese multinazionali e osservatori delle organizzazioni non governative e dei movimenti sociali di tutto il mondo.
Patricia Espinosa, segretaria generale dello United Nations Framework Convention on Climate Change, vede nella COP24 un importante passo per la diplomazia climatica internazionale man mano che i Paesi avanzano nell’applicazione degli impegni assunti con l’Accordo di Parigi. “Alla Conferenza di Katowice speriamo di raggiungere una serie di risultati chiave. Innanzitutto è necessario completare le linee direttive per far sì che l’Accordo sia completamente operativo, così come è necessario fare un bilancio sui risultati che i Paesi stanno raggiungendo in maniera collettiva per rispettare gli obiettivi di Parigi e aumentare il livello di ambizione delle azione da intraprendere negli anni futuri”.
La comunità scientifica internazionale ha recentemente richiamato all’urgenza di intervenire con la riduzione delle emissioni di gas serra se si vuole rispettare l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale per la fine del secolo entro la soglia di 1,5°C come richiesto dall’Accordo di Parigi. Per evitare ulteriori e drammatici impatti sulla vita degli esseri umani e sugli ecosistemi naturali serve tuttavia “un’azione rapida, lungimirante e senza precedenti”. E’ quanto mai necessaria quindi un’azione di pressione da parte della società civile verso le delegazioni dei Paesi presenti al tavolo dei negoziati di Katowice. Per questo è importante la partecipazione soprattutto dei giovani.
La partecipazione della delegazione trentina è una delle principali attività previste nell'ambito del progetto “Visto Climatico”, promosso dall'associazione Viração&Jangada con il sostegno dell'Assessorato alla Cooperazione allo Sviluppo della Provincia di Trento e in collaborazione con importanti realtà del territorio: il Centro Europeo Jean Monnet, l’Associazione Mazingira (MUSE), la Fondazione Fontana, il portale Unimondo, l’Associazione In Medias Res nonché con il supporto scientifico dell’Osservatorio Trentino sul Clima.
I giovani partecipanti trentini, selezionati tra studenti universitari e delle scuole superiori, hanno preso parte anche alla Conferenza Internazionale dei Giovani (COY14), che si è tenuta dal 29 novembre al prim dicembre. Anche questa edizione ha rappresentato una valida occasione per consentire ai giovani di tutto il mondo di scambiare conoscenze ed esperienze sul tema dei cambiamenti climatici, creare nuove reti e movimenti, sviluppare idee creative e prepararsi alla COP24 con un ruolo da protagonisti.
I ragazzi trentini hanno portato la loro fresca testimonianza dell’evento che ha colpito il Trentino a fine ottobre, il più intenso dopo l’alluvione del 1966, vissuto da loro in prima persona. Piogge e venti record hanno segnato drammaticamente anche il nostro territorio e probabilmente sono il segnale dell’atteso aumento dell’intensità e della frequenza di eventi meteorologici estremi che interesseranno anche le Alpi nei prossimi anni come conseguenza proprio dei cambiamenti climatici.
La delegazione trentina racconta i due eventi internazionali attraverso la produzione di articoli, foto e video collaborando con giovani di altri paesi dell'Europa e dell’America Latina. SI possono leggere sul sito di Vita Trentina www.vitatrentina.it/Speciali/Una-firma-per-il-clima e sulla piattaforma www.stampagiovanile.it.
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