Partito il grande progetto a ricordo della bambina uccisa dalla malaria
“Eri il bocciolo più bello del nostro giardino, il tuo profumo rimarrà per sempre”. Sono le parole e i raffinati disegni realizzati da zia Maria Nicolodi a dare il benvenuto all’ingresso a quanti, numerosissimi, hanno partecipato alla presentazione del libro illustrato “Sofia e le avventure di SuperPink” e delle iniziative della neonata Associazione “Gli amici di Sofi”, nata in ricordo della piccola Sofia Zago, prematuramente scomparsa il 4 settembre 2017 a causa di malaria cerebrale. L’incontro, una vera e propria festa di compleanno nelle intenzioni di mamma Francesca, papà Marco e del fratellino Iacopo, si è svolto domenica 18 novembre alle Gallerie di Piedicastello, luogo scelto per la vicinanza alla scuola materna e alla chiesa di S. Apollinare dove la coppia si è sposata e la bambina è stata battezzata, ma non solo. Accanto al desiderio di condividere questo appuntamento speciale con la comunità di appartenenza, vi era infatti il suggerimento a cogliere il significato simbolico del tunnel, spazio lungo, stretto e oscuro alla fine del quale però si intravede la luce. Luce rappresentata dalla forza della famiglia Zago di trasformare il dolore in energia positiva, fondando un luogo di condivisione e dal nome emblematico: “Ognuno nel suo cammino ha bisogno del sostegno di amici – ha detto in apertura Linda Stroppa – e di sapere che c’è un destino buono nonostante le fatiche che si sperimentano in certi momenti della vita”.
Le Gallerie, abitualmente ospitanti mostre sugli anni bui delle guerre mondiali, per l'occasione si sono così rivestite di palloncini, stelle, fiori e dei disegni di Sofia e di quelli dei suoi amici, appesi vicino a quelli della zia, regalando un'atmosfera magica ai tanti bambini presenti insieme a genitori, nonni, amici coinvolti nel racconto del suo mondo allegro e avventuroso e dei progetti dell'Associazione (vedi box). "Trasformare il dolore in occasione di solidarietà è ammirevole – ha detto il sindaco Alessandro Andreatta nel suo saluto -: è la strada più faticosa, ma ideare progetti dedicati ad altri bambini pensando al futuro è il modo più bello per stare insieme nel ricordo di Sofia". "Attraverso questa iniziativa Francesca e Marco ci insegnano molto – gli ha fatto eco il neopresidente della Provincia Maurizio Fugatti – e invito tutti a cogliere questo germoglio di amore e amicizia".
"Oggi – ha detto il direttore del Museo storico Giuseppe Ferrandi – il bianco e il nero delle Gallerie è vivacizzato da colori allegri e festosi per accogliere un'associazione formata da persone che desiderano costruire nuove collaborazioni, un valore rafforzante la comunità: tra la scuola materna, la piazza e le Gallerie c'è ancora un muro divisorio, vorremmo trasformarlo in qualcosa che ricuce il tessuto del quartiere e quello degli amici di Sofia è un contributo importante".
Alcuni dei disegni di Sofia sono confluiti ne libro insieme a quelli realizzati dalla zia Anna che, nelle vesti di Raccontastorie, ha narrato insieme a zia Lucia la storia di come un giorno la bambina dai simpatici codini e l’inseparabile cagnolino di pezza Fufi scoprì che, pronunciando la parola “abococione”, poteva trasformarsi in un’eroina dai poteri magici, con la missione di aiutare la sua famiglia e rendere il mondo più bello. Prima del buffet curato dal Comitato di Piedicastello, mamma Francesca ha ringraziato commossa quanti hanno reso possibile la nascita dell’associazione e del sito e ha consegnato il libro alle maestre della scuola materna, un dono unito alla speranza di riuscire a creare uno spazio di sperimentazione in cui i bambini possano esprimere la loro creatività.
“Io sono in un raggio di sole, sulla brina mattutina. Mi addentro tra le dolci note di un violini e suono la ninna nanna ai bimbi del mondo. Tutto questo mentre saltello gioiosa e zampillante come una sorgente di acqua cristallina”. Cogliendo la personalità allegra e vitale della nipotina, le poetiche parole di Maria Nicolodi hanno illuminato e riscaldato il pomeriggio autunnale, trasmettendo l’amore di una famiglia generosa, giardino capace di rinascere e nutrire di speranza se stesso ed altri in memoria di un fiore che non smette di sbocciare e spandere profumo buono intorno a sé.
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