Dei 43 manti sintetici “a 11” della nostra provincia, otto sono di prima generazione: il “Mutinelli” di Ala, il “Molini” di Malè e quelli di Cles in viale Degasperi (da rifare), di Imèr alle Giare, di Mezzocorona in via Santa Maria (il primo, omologato, in materiale organico), di Nave San Rocco in località Strada Alta, di Primiero San Martino di Castrozza nella frazione di Tonadico e di Trento a Melta di Gardolo.
Di seconda generazione sono invece il “Talamo”, il “Cristo Re” ed il “San Bartolomeo” di Trento, nonché gli impianti di Pieve di Bono – Prezzo a Creto, di Telve in località Ortisè e di Vigo di Fassa in Strada di Pré de Sot.
D'erba artificiale di terza generazione sono infine – insieme al “Salvez” di Campodenno, al “Li Cani” di Caderzone Terme ed al nuovo “De Varda” di Mezzolombardo – i campi di Albiano in località Tassaiole, di Arco in via Pomerio oltreché nelle frazioni di Romarzollo e Bolognano, di Borgo Valsugana in via Gozzer, di Brentonico in via Santa Caterina, di Calceranica al Lago in viale Trento, di Cavalese ai Dossi, di Comano Terme alle “Rotte” di Ponte Arche, di Dro a Oltra, di Giovo a Masen, di Lavis in via Paganella (sono due), di Mori in via Lomba, di Pergine Valsugana a Madrano ed in viale Dante, di Riva del Garda a Varone, del Centro sportivo “Fucine” e dell'antistadio del “Quercia” a Rovereto e di Trento in via del Maso Smalz (il terreno di gioco dell'Orione) ed a Gabbiolo di Povo, Mattarello, Sopramonte, Ravina, Martignano e Meano.
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