Migrazioni, chiarezza sui numeri

Nella volontà di avere contezza dei numeri e della gestione del fenomeno migratorio e dell’accoglienza dei richiedenti asilo in Trentino, nei giorni scorsi il direttivo provinciale della Fiom-Cgil del Trentino si è confrontato con il Cinformi, il Centro informativo per le migrazioni della Provincia Autonoma di Trento che dal 2011 si occupa anche di gestire l’accoglienza di richiedenti asilo, vittime di tratta, minori non accompagnati.

Un incontro voluto per capire “la vera dimensione del fenomeno migrazione in Trentino, che è fatto di migrazione stabile, migrazione stagionale e richiedenti asilo, e distinguere i dati reali da quelli percepiti su cui da molti mesi è in corso una violenta manipolazione politica a livello nazionale e locale”, scrive in una nota la Fiom-Cgil del Trentino.

“Mala politica e media nazionali inadeguati cavalcano e gonfiano il forte senso di insicurezza dei cittadini e cercano di mettere persone contro persone, senza voler affrontare realmente il cuore della questione e trovare soluzioni che tengano assieme il rispetto per la persona umana, il diritto a trovare un rifugio e le esigenze della cittadinanza”, osserva il sindacato. Per questo si è interrogato il Cinformi sulla popolazione straniera residente, sulla sua evoluzione, sul processo di integrazione sociale, ma anche sul diverso impatto che la crisi ha avuto nel lavoro per gli stranieri, “spesso occupati nelle mansioni meno qualificate”.

I richiedenti asilo. Dal 2014 sono state accolte in Trentino 4000 persone, la maggior parte delle quali ha lasciato l’Italia verso Francia, Germania e Nord Europa. Su 4000 accolti a 20 è stata revocata l’accoglienza per aver commesso crimini, e le indagini per individuarli sono partite proprio dal Cinformi. Attualmente in accoglienza ci sono 1467 persone; negli anni passati sono state gestite 3/4000 persone all’anno senza problemi. Tutte le persone accolte sono coinvolte in attività varie: corsi di italiano, pulizie delle strutture e da sempre svolgono lavoro di volontariato a sevizio di anziani, disabili, gestione del territorio.

Il fenomeno migratorio, esasperato “in questi anni dai conflitti in corso in troppe parti del mondo, non senza responsabilità dell’occidente, e dal cambio climatico” è un fenomeno “che può essere gestito, va fatto con trasparenza e correttezza d’informazione verso i cittadini, va gestito da persone competenti e secondo principi di umanità, solo con un’integrazione gestita possiamo ottenere il controllo sociale del fenomeno, per dare sicurezza ai cittadini e disinnescare il clima di odio e di violenza che si carica ogni giorno di più e che è prima di tutto un problema culturale che ci coinvolge tutti”, conclude il sindacato, che nell’Ordine del giorno approvato all’unanimità fa appello “a tutte le forze politiche che parteciperanno alle imminenti elezioni provinciali, affinché si impegnino e sostenere e potenziare l’esperienza del Cinformi”.

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