Centottanta prenotazioni, poi ne sono arrivati altri. Sabato sera 1 settembre a Pergine Valsugana il Cuamm Medici con l’Africa ha radunato al Teatro comunale molte più persone di quanto gli stessi organizzatori si aspettavano. L’incontro serve per sensibilizzare e raccogliere fondi contro le malattie croniche invalidanti che devastano l’Etiopia, malattie non difficili da curare se solo vi si dà attenzione e si curano.
I Medici con l’Africa sono in prima linea con il loro ospedale di Wolisso, e quello che maggiormente stupisce è come siano riusciti – in pochi e motivati come sono, ma robusti e tenaci – a far giungere gente da tutti i paesi della Valsugana, da Borgo, Telve, Levico, Barco, Caldonazzo e Pergine naturalmente e il Pinetano e la Val dei Mocheni.
Una cena solidale consumata in compagnia ed a parlare – a conoscersi – ed un concerto hanno dato prova di come la solidarietà con chi è meno fortunato faccia ancora “presa” nelle persone sensibili e anche i giovani ci sanno essere, sono presenti, se li si motiva e si propone loro qualcosa di grande e bello.
Il gruppo del Cuamm a Pergine e in Valsugana era “partito” solo qualche anno fa ed è splendido notare come mano a mano che si propongono manifestazioni e incontri le persone aumentano, una presenza discreta ma vera, fa centro, dicono, il passaparola, l’invito ad un conoscente, ad un amico. E’ così che la parola d’ordine “solidarietà col mondo impoverito” si riempie di significato e concretezza.
E’ in questo modo che l’Africa diventa più vicina – non solo con la bella presenza di numerosi ragazzi africani – e si vede chiaramente che si può “fare meglio e di più con l’Africa”, si allargano conoscenze, si progettano nuovi incontri, vengono a consolidarsi legami e affetti sinceri nella convinzione diffusa che occorre guardare un po’ più in là, saper vedere i bisogni degli altri salvando una propria identità di comprensione.
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