Villa Madonna del Fuoco compie 30 anni

Domenica 29 luglio a festeggiare ci sarà anche il vescovo Carlo Mazza, delegato per la pastorale giovanile dell’Emilia Romagna

Il Festival delle Terre Alte, dopo Bedollo e Canale d’Agordo in provincia di Belluno, approda in Val di Fiemme. La terza tappa avrà un significato davvero speciale. A Lago di Tesero c’è una casa che festeggerà i suoi 30 anni di attività: la Villa Madonna del Fuoco.

Lungo l’Avisio, fino al 1987 c’era una vecchia falegnameria. Don Guido Sansavini, di Forlì, durante una passeggiata al Passo Lavazè venne a sapere che questo stabile era in vendita. Era stato acquistato da un privato che ne voleva fare una colonia, ma per le difficoltà che aveva incontrato, era costretto a venderla sperando che il suo progetto potesse essere realizzato da qualcun altro. Dopo una serie di sopralluoghi, don Guido decise di acquistare lo stabile della vecchia falegnameria assieme a don Tonino Garavini, suo amico sacerdote proveniente da Forlì.

Dopo il periodo di ristrutturazione, la Villa Madonna del Fuoco venne aperta nel 1988. I “più adulti” degli ospiti alla Villa non scordano quando Papa Giovanni Paolo II visitò Stava il 16 luglio 1988 e in quella occasione benedisse la scultura in legno raffigurante la Madonna del Fuoco ed il suggestivo pannello (insieme alla foto del Papa che lo benedice).

La storia di Villa Madonna del Fuoco è segnata dalle numerose persone che, in silenzio e con umiltà, hanno continuato a custodire, animare la Villa e ad offrire un servizio per i numerosi ospiti e gruppi che, ai piedi del Lagorai, sono passati nel corso di questi anni per trascorrere dei periodi di ferie in un clima di amicizia e di semplicità.

L’avventura continua grazie all’impegno del gruppo dirigente del Centro Turistico Giovanile Forlivese: il presidente Fausto Tedaldi, il vice presidente Piero Sabbatani, l’inossidabile collaboratore Meraldo Borghini.

Non è mancata, da parte dell’Associazione, la sensibilità e l’attenzione anche per chi fa più fatica. Da ricordare la collaudata iniziativa che dal 2011 porta avanti l’Associazione “Aiutiamoli a Vivere” della Val di Fiemme che si fa carico di ospitare alla Villa (nel mese di ottobre) un gruppo di ragazzi portatori di handicap della Bielorussia. È un’iniziativa che coinvolge tanti volontari della valle che si alternano a seguire e curare questi ragazzi. Molte le aziende che offrono quanto necessario per il loro vitto; ma è soprattutto un progetto di accoglienza e attenzione per i meno fortunati che il Gruppo CTG Forlivese auspica possa continuare.

I 30 anni di attività della Villa Madonna del Fuoco saranno ricordarti domenica 29 luglio nella serata dal titolo “Ciò che ha un’anima non muore mai”. Si inizia alle 18.30 con la S. Messa nel piazzale a nord della Villa. A presiedere la celebrazione giungerà mons. Carlo Mazza, vescovo Delegato per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna. Seguirà la benedizione della Madonnina, un’opera lignea realizzata da un artista di Ziano di Fiemme. Un momento è dedicato a interventi-testimonianze: sul tema “giovani e volontariato” parlerà Michele Malfer, vice presidente della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme; e di “famiglia e tempo libero” i coniugi Marco e Lucia Matassoni, collaboratori del Centro di Pastorale familiare. Alle 21 è in programma un momento musicale con il duo “Canto e Incanto”, quindi un un video relativo la posa di una croce sul Monte Scaliaret. La Villa Madonna del Fuoco sarà visitabile a tutti nel momento del rinfresco.

Sarà un’occasione di festa, ma anche di riflessione per continuare il cammino verso il futuro, tenendo a mente le parole di Papa Francesco (“Abbiamo bisogno di fraternità, di costruire ponti in un mondo dove si alzano muri per paura degli altri”), che aiutano a “gettare le basi” per camminare insieme operando ancora per il bene del territorio e delle persone.

L’iniziativa è organizzata dal Centro Turistico Giovanile Forlivese e dal Gruppo CTG Terre Alte, con il patrocinio del CTG Nazionale, della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme e del Distretto Famiglia della Valle di Fiemme.

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