Di “vuoto incolmabile” parla nella sua nota di cordoglio il sindaco di Rovereto Francesco Valduga che osserva come Manfrini fu promotore di tante “manifestazioni che hanno aperto Rovereto ai contatti internazionali, tra l’altro con continua e intelligente attenzione alle istanze contemporanee, ma che sono riuscite anche ad intercettare e valorizzare le relazioni più prossime ed intime della comunità stessa. Paradigma di questa capacità di Paolo di cogliere l’anima del territorio in tutte le sue diverse sfaccettature sono in particolare Oriente e Occidente da un lato e il Sipario d’Oro dall’altro. Eventi che ha seguito fino all’ultimo con competenza, passione, e vorrei direi anche con una raffinatezza e una delicatezza non comuni”. Gli amici Nicola Zoller e Mauro Levechi parlano di Paolo come di un “brillante consigliere comunale socialista a Rovereto nel 1990, scrivendo ampia parte del programma per la crescita della città”.
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