Maso Limarò, il futuro è giovane

Sarà la cooperativa giudicariese “Fuoco”, nata lo scorso febbraio, a gestire Maso Limarò, nella suggestiva cornice ambientale a cavallo tra Giudicarie e valle dei Laghi, risalendo i tornanti di Sarche. L’antica struttura agricola, proprietà dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (IDSC), di recente ristrutturata come agriturismo, è destinata ora a nuova vita grazie all’intraprendenza di un gruppo di 11 giovani soggetti (singoli, associazioni ed aziende) riuniti in “Fuoco” e grazie alla fiducia in loro riposta dai vertici di IDSC. Fiducia tradotta venerdì 29 giugno in un contratto d’affitto di ben 18 anni, che andrà però a regime, da un punto di vista economico, solo tra cinque anni. Il tempo necessario per provare, fin dal prossimo agosto, a far decollare idee e progetti ambiziosi: fare di Maso Limarò una struttura sì ricettiva, con la valorizzazione di prodotti locali, ma anche una sorta di esperienza pilota per incentivare e sostenere i giovani delle valli circostanti a conoscere, amare e soprattutto operare nel loro territorio.

Una sfida che ha convinto i vertici di IDSC (in particolare il presidente don Duccio Zeni e il direttore Vito Sandri), non tanto per la prospettiva economica, quanto per la valenza sociale e culturale: giovani che si mettono in gioco, non senza rischiare, per sviluppare comunità.

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