Il Giardino Botanico Alpino alle Viote di Monte Bondone festeggia gli 80 anni in salute con una serie di nuove attività che fioriscono tra le aiuole rocciose, ideate con particolare attenzione a famiglie, bambini e scuole, e l’obiettivo di far sì che la media di 10 mila visitatori registrata, con incremento progressivo negli ultimi anni, venga arricchita da una maggior presenza dei trentini oltre a quella già rilevata dei turisti. L’evoluzione nel tempo, i lavori realizzati e le proposte per la stagione estiva – dal primo giugno al 30 settembre – sono state illustrate da Costantino Bonomi, conservatore della sezione Botanica Muse, e da Lisa Angelini, responsabile delle attività al Giardino Botanico Alpino, durante la presentazione martedì 19 giugno al Muse.
“Per molti il giardino è un grande parco periurbano che offre una dimensione di natura non del tutto incontaminata e una di maggiore frequentazione per il pubblico – ha detto il direttore Michele Lanzinger -: la funzione principale di tutela e conservazione invita a una sempre maggiore responsabilità nella promozione di una fruizione accorta di questo patrimonio naturalistico, uno dei più rilevanti nei dintorni di Trento. Questi 80 anni sono segno importante della continuità del lavoro profuso nell’attività di ricerca scientifica, educazione ambientale e divulgazione”.
Dal nucleo originario, fondato nel 1938 dall’allora Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina, il giardino si è ampliato fino ad arrivare ai 10 ettari attuali, mantenendo lo scopo originario di struttura dedicata alla conservazione della flora alpina, soprattutto delle specie a rischio estinzione, offrendo al tempo stesso al pubblico attività a stretto contatto con la natura, finalizzate a promuovere maggiore consapevolezza in ordine alla cura e tutela dell’ambiente montano.
L’impegno per trasmettere il valore del giardino più grande e antico dell’arco alpino si concretizza nell’ampliamento degli ambiti tematici di laboratori e visite guidate, dalla botanica alla zoologia, dalla geologia all’ecologia più in generale, e, tra le novità di quest’anno del “museo di montagna a cielo aperto”, la “Nanna al Giardino” consentirà di immergersi in esso e vivere una magica esperienza notturna con escursioni, osservazioni astronomiche e attività tematiche, dal tramonto all’alba, muniti di tende e spirito avventuriero. Lo stesso che ha ispirato l’altra novità interattiva, ossia l'”Activity book – Taccuino dell’esploratore”, libriccino-guida proposto alle famiglie con bambini che invita a iniziare l’avventura di scoperta del giardino in sei tappe, immaginando di volta in volta di indossare i panni dello scienziato, del giardiniere e della guida botanica, tenendo a portata di mano la mappa con l’indicazione dei tracciati percorribili – percorso didattico, sentiero ambientale, percorso sensoriale – e sulla schiena lo zainetto consegnato all’ingresso, contenente i materiali necessari per portare a termine le attività proposte a ogni tappa. Un segnalibro, realizzato in collaborazione con la Pro loco del Monte Bondone e il centro di accoglienza Viote, può essere usato come promemoria del ricco calendario di attività quasi giornaliere da fine giugno ad agosto, tra le quali Terrazza delle stelle, altra sede territoriale del Muse, eventi, corsi, mostre, spettacoli di teatro-scienza. In via sperimentale, è stata proposta anche un’attività didattica rivolta alle scuole e famiglie dedicata all’ambiente alpino invernale, con un giardino che “sboccia” anche immerso nella neve.
Dopo l’inaugurazione di giovedì 21 giugno alle 14.30 con momento musicale, si segnala anche il 7 settembre una giornata di studio con la partecipazione di ricercatori e studiosi italiani ed europei per uno scambio di esperienze e attività svolte all’interno della rete dei Giardini botanici.
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