Un connubio unico tra bicicletta e cultura: cinque serate di cinema all'aperto alimentato dall'energia delle pedalate
Se vuoi guardare il film, devi pedalare.
È questo il principio di CicloCinema, film festival itinerante che dal 17 al 20 giugno vedrà un gruppo di pedalatori portare ogni giorno sulle loro biciclette l’equipaggiamento necessario per organizzare le proiezioni all’aperto, nella varie località del Trentino-Alto Adige che ospiteranno l’iniziativa. Ma c’è di più! Le stesse biciclette, connesse ad una particolare dinamo, saranno usate ogni sera per alimentare le proiezioni, grazie al coinvolgimento del pubblico, rendendo l’evento energicamente autosufficiente.
La missione, infatti, è quella di un festival in tutte e per tutto sostenibile. A dare gambe a quest'idea sono due giovani trentini, Andrea Bertoldi, 23 anni e studente alla Zelig di Bolzano, e Federico Bertoldi, ingegnere elettronico di 25 anni, uniti, oltre che dal legame di cuginanza, dalla passione per la bicicletta. Si definiscono “cicloviaggiatori” perché in sella alle loro biciclette hanno attraversato l'Italia, l'Europa e non solo. Adesso, insieme ad un gruppo di dieci pedalatori, attraverseranno la regione da sud a nord per trasportare, di tappa in tappa, la cultura del cinema e dell’ecosostenibilità.
Dieci biciclette, dieci ciclo-generatori, un proiettore e un impianto audio, è questo il necessario per una proiezione energeticamente autosufficiente. Il progetto prevede 5 giorni di viaggio con 5 diverse proiezioni. In totale il team del CicloCinema percorrerà 40-50 km al giorno e sarà ospitato presso strutture che sostengono il progetto o in sistemazioni come parrocchie o palestre. Una volta arrivati a destinazione le dieci biciclette verranno agganciate ai rispettivi ciclo-generatori che collegati insieme andranno a produrre fino a 1000 watt di potenza, sufficiente per sostenere una proiezione a favore di circa 50 persone. Per soddisfare la domanda energetica dell’iniziativa, 8 biciclette su 10 dovranno essere sempre in movimento, mentre le restanti 2 serviranno come possibilità per darsi il cambio con il pubblico, attivamente coinvolto nel progetto: saranno infatti gli spettatori a pedalare per la trasformazione e lo scambio di energia positiva.
Come in qualsiasi grande impresa sulle due ruote, sostenendosi a vicenda si arriva più lontano. “Noi ci mettiamo le gambe, tu passaci la borraccia”: l'idea di progetto è quella di un'esperienza condivisa. Sul sito web www.ciclocinema.org sono indicati i diversi modi per supportare il Festival come pedalatori, volontari, donatori o sponsor.
Sul sito è indicato anche il programma delle proiezioni e la presentazione dei diversi film. Il viaggio parte sabato 16 giugno da Trento in direzione di Riva del Garda, dove la sera è in programma la prima proiezione alla centrale idroelettrica (“Wonderful Losers – A different world” di Arunas Matelis). Domenica 17 si riparte verso nord percorrendo la ciclabile fino a Castel Toblino, qui si prende la strada che porta a Ranzo per poi percorrere la strada forestale fino al lago di Molveno (43km), luogo della seconda proiezione (“Funne – Le ragazze che sognavano il mare” di Katia Bernardi). Lunedì 18 si pedala verso la valle di Non, scendendo fino a Sporminore per poi risalire la valle fino a Cles (37km): al Dos di Pez, proiezione di “Papà Dario!” di Thomas Saglia. Martedì 19 si sale per 27 km fino al passo delle Palade e poi in discesa si arriva a Merano (50km), luogo della quarta serata (“Unfinished Italy” di Benoit Felici). Mercoledì 20 si scende lungo la ciclabile che costeggia il fiume Adige per arrivare a Bolzano, tappa finale del cicloviaggio (“Bar Mario” di Stefano Lisci).
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