Un documentario racconta i missionari a Timor Est

I due sacerdoti fidei donum sulla piccola isola di Ataùro protagonisti del lungometraggio di Claudio Savaget e Eddy Pinto

“Ataúro, piccola isola di un piccolo paese nel sud-est asiatico: Timor Est. Colonizzato dal Portogallo e occupato dall’Indonesia per 24 anni, dopo molte sofferenze, nel 2002 il paese ha riacquistato l’indipendenza”. Comincia con queste parole il trailer del film documentario “Padres de Ataùro”, girato sull’isola dal giornalista brasiliano Claudio Savaget con Eddy Pinto del Centro Audiovisual Max Stahl di Timor Est. Il film racconta la società timorense ferita da guerre e immensi traumi e lo fa attraverso la storia di due missionari, il trentino don Francesco Moser, più conosciuto come “padre Chico”, e il bolzanino Pierluigi Fornasier, rispettivamente delle Diocesi di Trento e di Bolzano-Bressanone fidei donum sulla piccola isola di Ataùro. Due uomini che, dopo aver lavorato per 40 anni nelle comunità povere del Brasile, nel 2004 hanno attraversato il mondo per continuare a ispirare le comunità e a lottare per la dignità umana. Sono loro due i “Padres de Ataùro” del titolo, i “sacerdoti di Ataùro”.

Il film è stato proiettato martedì 20 maggio sera al Centro missionario di Trento e sarà riproposto a Bolzano venerdì 1 giugno alle 17 al Teatro Cristallo. Un film ispirato e ispiratore. “Don Luigi e don Francesco sono persone incredibili, non sono più giovani per l’anagrafe, ma sono giovani nella testa, vanno in camion e in motocicletta, vanno dappertutto a incontrare la gente di Ataùro, la piccola isola di Timor Est dove sono arrivati nel 2004”, spiega Claudio Savaget, che ha prodotto il lungometraggio. “Ma fanno anche lunghi tragitti a piedi per visitare le famiglie e le comunità. Hanno uno spirito giovane e creativo, vivono la loro fede dando gambe a quella Chiesa in uscita fortemente propugnata da Papa Francesco”. Claudio Savaget è stato tre volte a Timor Est per conto della tv brasiliana Rede Globo, per la quale curava programmi di approfondimento sui temi dell’ambiente come Globo Ecologia, in onda dal 1990 al 2014. Qui ha conosciuto don Francesco Moser e don Pierluigi Fornasier e il loro lavoro pastorale e ne è rimasto profondamente colpito. Aggiunge Eddy Pinto, capo della produzione del Centro Audiovisual Max Stahl di Timor Est: “Questi due missionari con la loro presenza hanno portato uno spirito e motivazioni nuove, specialmente nei giovani. E lo stesso di può dire del film che ne descrive l’impegno missionario”.

Visitando le famiglie nei piccoli villaggi e incoraggiando il lavoro collettivo, don Francesco e don Pierluigi hanno cambiato la vita di migliaia di persone, hanno contribuito a garantire e a migliorare la salute di molte altre attraverso corsi per immersioni sicure e la distribuzione di attrezzature in un luogo ricchissimo per la sua biodiversità marina, ma che ha provocato la perdita dell’udito, della vista e perfino della vita a molti che cercavano di trarre sostentamento per sé e per le loro famiglia in fondo al mare.

Sulla piccola isola di Ataúro, abitata da circa 12 mila persone che vivono di attività estrattiva, agricoltura e pesca, i due missionari hanno avviato progetti di sviluppo sociale che il documentario racconta, come la cooperativa di donne, una pensione e un ristorante, oltre ad aver stimolato la realizzazione di servizi igienici di base e per la distribuzione dell’acqua potabile, che hanno portato a un miglioramento considerevole della qualità della vita delle persone in un contesto peraltro di estrema povertà. E l’hanno saputo fare rispettando le ricche tradizioni culturali della popolazione di Ataúro e lo straordinario patrimonio ambientale dell’isola, uno dei luoghi al mondo dove si concentra la maggiore biodiversità marina del pianeta.

Il documentario “Padres de Ataúro” è stato prodotto da Claudio Savaget, in collaborazione con il Centro audiovisivo Max Stahl di Timor Est, e gode dell’Alto patrocinio del governo di Timor Est, oltre che del sostegno economico di Air Timor, East Timor Trading, Lita Store e Timor Telecom e il supporto di Camões – Cooperation and Language Institute, dell’ambasciata portoghese a Dili, di Ce'Mil Flores, Dellos, Fondazione Oriente, Koko Lokal e GMN-TV. La versione con i sottotitoli in italiano è in questi giorni presentata in Italia, mentre a breve Savaget e Pinto saranno a Coimbra, in Portogallo, e quindi in diverse città del Brasile per far conoscere a un pubblico più vasto l’opera dei due missionari “italiani di nascita, ma brasiliani nel cuore”, come ama dire Savaget.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina