Anche dal Trentino a Lisbona, in Portogallo, alla Conferenza europea dei giovani che si prendono cura del Pianeta
Adottare un parco abbandonato vicino alla scuola, organizzare una raccolta di cellulari usati e di pile scariche, promuovere campagne di sensibilizzazione per il risparmio energetico nella scuola e sul territorio, migliorare la raccolta differenziata… Sono solo alcune delle azioni concrete che la delegazione italiana, composta da dieci persone tra cui due studentesse e un’insegnante del Trentino, condividerà a Lisbona, in Portogallo, dal 21 al 25 maggio 2018 alla 3a Conferenza europea “Prendiamoci cura del Pianeta”.
La Conferenza, organizzata ogni tre anni, ospita da lunedì 21 maggio 120 rappresentanti di 10 Paesi europei che hanno intrapreso a livello nazionale il percorso di educazione socio-ambientale e alla cittadinanza globale “Prendiamoci cura del Pianeta”.
Durante l'anno scolastico 2017-2018, in Italia hanno partecipato al progetto circa 1500 studenti di 17 scuole appartenenti a 7 diverse regioni (Trentino Alto-Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia). Dal Trentino, le studentesse Marianna Stancher (IC di Taio-Coredo) e Valentina Salmoiraghi e l'insegnante Loretta Reich (entrambi del Liceo Bertrand Russell di Cles) sono in questi giorni a Lisbona in qualità di rappresentanti delle quattro scuole medie e superiori trentine che hanno partecipato al progetto, ovvero IC di Taio-Coredo, Liceo Bertrand Russell di Cles, IC. Isera-Rovereto e Liceo Martino Martini di Mezzolombardo. Il programma è stato coordinato dall'associazione Viração&Jangada, con sede a Denno in Val di Non, in collaborazione con l'Area della Ricerca del Cnr di Bologna.
"Si tratta di un percorso di cittadinanza attiva e di analisi degli impatti ambientali nelle scuole che vede i ragazzi in prima linea, sostenuti da insegnanti e genitori", spiega il coordinatore nazionale e giornalista Paulo Lima. L'educomunicatore racconta che tra i mesi di febbraio e maggio gli studenti hanno organizzato delle assemblee nelle loro scuole per condividere quanto imparato durante il percorso formativo, redigendo manifesti pubblicitari e discutendo le azioni concrete da mettere in atto per ridurre il loro impatto e quello delle scuole sull'ambiente locale. Il 16 marzo scorso, presso l’Area della Ricerca di Bologna del Cnr, un'ottantina di studenti e insegnanti rappresentanti delle scuole italiane si sono riuniti con lo scopo di condividere le loro esperienze e redigere la cosiddetta Carta delle Responsabilità, un documento politico che verrà consegnato ai sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto, nonché agli assessori all'ambiente e ai presidi.
La Carta raccoglie le responsabilità e le azioni comuni delle scuole medie e superiori di vari indirizzi: “Con questo documento vogliamo far capire che, nonostante la nostra giovane età, possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a prenderci cura dell’ambiente. Abbiamo però bisogno dell’aiuto di tutti voi”.
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