Bolzano – Nello scorso mese di gennaio è entrata in vigore la legge nazionale relativa al testamento biologico che consente al paziente di rifiutare a priori l’accanimento terapeutico. Oltre a un documento pubblico e a un documento privato autenticato la legge prevede per il cittadino una terza opzione: depositare gratuitamente il proprio testamento biologico presso il Comune di residenza. “In Alto Adige l’autonomia del paziente è considerata già da tempo un aspetto importante e ora le è stata data una base giuridica anche a livello nazionale”, ha sottolineato l’assessora alla Sanità Martha Stocker.
Il presidente del Comitato etico provinciale, Herbert Heidegger ha espresso apprezzamento per la nuova legge: “Con le disposizioni anticipate di trattamento le persone possono definire in anticipo come vorrebbero essere trattate in caso di malattia grave o mortale, se in tal caso non fossero più in grado di prendere o comunicare questa decisione”. Per definire correttamente i vari aspetti del testamento biologico è comunque necessario l’ausilio di una persona qualificata che può essere, ad esempio, il medico di famiglia.
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