Più attenti ai minori

Un percorso diocesano di attenzione ai minori – anche per un’intenzionalità educativa che possa tutelare i più deboli – è stato avviato dal Servizio per la Pastorale Giovanile e dal Servizio per la Catechesi con una serata che ha coinvolto giovedì scorso 140 educatori tra i quali giovani preti, parroci, religiosi, seminaristi, universitari. All’oratorio del Duomo è stato il vicario generale e presidente dell’Associazione NOI Oratori Trento, don Marco Saiani, a ricordare inizialmente come in ogni attività educativa in parrocchia “al di sopra del fare e dell’organizzare dovrà essere sempre salvaguardata la relazione, la condivisione dei programmi, la comunione d’intenti, considerando i ragazzi mai come “utenti” ma sempre come figli di Dio, protagonisti della loro crescita”. Un contributo qualificato è venuto da don Gottfried Ugolini, psicologo e responsabile del Servizio specialistico per la tutela e prevenzione dei minori della diocesi di Bolzano-Bressanone che ha illustrato alcune linee guida sul tema. “La Chiesa – ha detto riprendendo il documento presinodale sui giovani – dovrebbe esser solerte e sincera nell’ammettere i propri errori passati e presenti, presentandosi come formata da persone capaci di sbagli e incomprensioni. Tra questi errori, occorre menzionare i vari casi di abusi sessuali e una cattiva amministrazione delle ricchezze e del potere”. Secondo Ugolini “la Chiesa dovrebbe continuare nel rafforzare la sua politica di tolleranza zero all’interno delle proprie istituzioni, e così riconoscendosi umile e umana potrà aumentare la propria credibilità e la capacità di entrare in empatia con tutti i giovani del mondo”.

Com’è stato ribadito durante l’incontro, l’obiettivo diocesano è quello di arrivare a elaborare insieme una sorta di regolamento educativo per gli oratori e i luoghi d’incontro che possa fissare alcuni criteri condivisi per un’azione educativa che mette al centro il bambino.

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