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Con l’acquisizione dell’Archivio Caproni da parte del Trentino “la nostra comunità diventa un po’ più ricca di quella ricchezza culturale che non si svaluta e questo lo dobbiamo a un forte gesto di responsabilità civica di un imprenditore italiano, un esempio di cittadinanza che ha voluto fare un dono alla collettività, riconoscendo, al contempo, la serietà e l’impegno della Provincia sul fronte della ricerca”. Così l’assessora provinciale all’università e ricerca Sara Ferrari ha ieri il pomeriggio di studi presso l’Aula Grande di Fbk, promosso dalla Provincia insieme ad Aeronautica Militare, con la collaborazione del Gavs-Gruppo Amici Velivoli Storici, per illustrare l’acquisizione. L’acquisizione consente la ricomposizione in Trentino dell’intera Collezione, in parte già esposta al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento e conservata presso la Soprintendenza per i Beni culturali. La Collezione Caproni si è costituita sin dai primi anni Dieci del Novecento per volere di Gianni Caproni, trentino pioniere delle costruzioni aeronautiche che ha accantonato nelle sue officine gli apparecchi più importanti da lui progettati, via via che questi venivano superati tecnologicamente. La collezione detiene il primato di più antica collezione aeronautica al mondo, primato al quale, nel 1927, con la fondazione del Museo Aeronautico Caproni, si accompagnò quello di primo museo aziendale italiano.
L’iniziativa, che fa seguito al desiderio espresso dalla Famiglia Caproni, è stata resa possibile dalla disciplina Art-bonus, tramite Farmigea srl, il cui direttore generale Mario Federighi, ha effettuato una donazione privata a favore della Provincia pari a 195.000 euro, da destinare all’acquisizione del materiale archivistico appartenente all’Archivio Caproni. (Ascolta audio qui sotto)
Oggi le iniziative dedicate alla Collezione Caproni proseguono con il convegno “I beni storico-aeronautici nel contesto del patrimonio culturale: inquadramento giuridico e approcci di tutela”, in programma sempre presso l’Aula Grande di Fbk dalle 9 alle 17
Il convegno si chiuderà con la dichiarazione degli addetti del settore della volontà di dotarsi di una “Carta di Trento” per i beni storico-aeronautici nel contesto del patrimonio culturale.
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