E' stata diffusa martedì 8 maggio questa nota della presidente nazionale UCSI, Vania de Luca: “Avuta notizia dell’annuncio della chiusura dell’emittente radiofonica “radio Trentino inBlu” dell’Arcidiocesi di Trento i vertici nazionali dell’ UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana), nell’esprimere la piena solidarietà ai colleghi coinvolti dal provvedimento, manifestano viva preoccupazione per il progressivo impoverimento degli strumenti comunicativi in ambito cattolico. La chiusura della radio trentina, rappresenta un ulteriore grave colpo all’informazione religiosa già duramente provata, in molte realtà, dai pesanti ridimensionamenti dovuti alla crisi.
L’UCSI, nel ribadire l’importanza per la Chiesa di poter disporre di propri mezzi di comunicazione, rileva come essi, per la natura del messaggio chiamati a diffondere, non possono rispondere esclusivamente a logiche di natura economica, ma vadano inseriti in un contesto più ampio di azione pastorale, che non può prescindere da una adeguata presenza nel contesto mediatico. Sperando che sia tenuto nella dovuta considerazione l’importante ruolo svolto dalla radio in ambito pastorale – conclude la nota – e con esso l’ esigenza della la salvaguardia dei posti lavoro, l’UCSI auspica che la decisione di chiudere radio Trentino inBlu sia sospesa, e che si cerchi nel contempo una strada per sostenere e rilanciare in Trentino questa voce storica ed autorevole”.
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