Il presidente della Provincia: “La famiglia è al centro dell’azione politica in Trentino”
“Il Trentino investe da oltre 10 anni con continuità nelle politiche di benessere familiare. La famiglia è al centro della nostra azione politica perché la consideriamo il baricentro della società e della cultura della nostra terra. Non è un caso che il Trentino abbia sviluppato un sistema integrato di interventi diretti a dare sostegno concreto alle famiglie trentine attraverso una rete variegata di attori diffusa su tutto il territorio quali, ad esempio, i Distretti famiglia, le organizzazioni private e gli enti pubblici certificati ‘Family in Trentino’, le associazioni familiari, i Piani giovani”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha aperto martedì 24 aprile la 9° Convention dei Comuni Family Friendly, organizzata dall’Agenzia per la famiglia a Fiera di Primiero.
Tra gli interventi realizzati nell’ultimo decennio, Rossi ha ricordato l’assegno unico provinciale, la revisione delle tariffe per i servizi della prima infanzia, le tariffe agevolate nel trasporto pubblico, le misure di conciliazione vita-lavoro grazie alla certificazione Family Audit, l’esenzione del ticket sanitario a partire dal terzo figlio, i contributi alle famiglie numerose, l’Euregio Family Pass che consente di avere accesso ai trasporti o al mondo della cultura a prezzi agevolati.
“Il Trentino – ha esordito Rossi – è soddisfatto dei risultati ottenuti e delle azioni che hanno generato quel messaggio di fiducia fondamentale per estendere il nostro modello di politiche del benessere della famiglia al resto d’Italia. Il Family Audit ha portato alla certificazione di 213 organizzazioni nazionali e nella nostra provincia contiamo 19 Distretti famiglia. Dobbiamo continuare ad investire nella famiglia per garantire un futuro migliore ai nostri figli e alla nostra società”.
Tre i temi, collegati alla famiglia, su cui si è soffermato il presidente: politiche giovanili, lavoro femminile e famiglie numerose. “Le politiche per la famiglia – ha spiegato – devono collegarsi alle politiche giovanili. La transizione all’età della maturità da parte dei nostri ragazzi è oggi più complessa. Le ragioni non sono solo generazionali, ma anche economiche e sociali. Investire sulla famiglia e sui giovani riduce i costi sociali che dovremmo affrontare se non ci si muove in tempo”.
Sulle famiglie numerose, il presidente Rossi ha ipotizzato l’introduzione di aiuti diretti legati ad una previdenza complementare fin dalla nascita dei figli.
A margine del convegno, Rossi ha anche accennato alla legge sul benessere familiare che ha portato In Trentino all’introduzione di interventi di sostegno economico dedicati alle famiglie, come l’eliminazione dell’Imis sulla prima casa e dell’addizionale Irpef per soggetti con reddito fino a 20.000 euro, l’agevolazione sull’addizionale per chi ha figli a carico e reddito tra i 20.000 e i 55.000, nonché le agevolazioni tariffarie per i servizi della prima infanzia, gli asili nido pubblici, le Tagesmutter e i buoni di servizio. Un’altra misura riguarda l’assegno unico, che assorbe circa 75 milioni di euro.
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