Basta azzardo senza regole
Il gioco d’azzardo è diventato in pochi anni uno dei settori più rilevanti dell’economia italiana. Il fatturato sfiora i 100 miliardi di euro annui. Nel 2016 il gioco negli apparecchi ha “”bruciato” 916 milioni di euro in Trentino Alto Adige (esclusi bingo, winforlife, superenalotto, scommesse sportive, lotterie e giochi online…). Ma sono anche aumentati i problemi che il gioco d’azzardo produce: dipendenze più o meno gravi e situazioni di gioco problematico, indebitamento, pignoramenti, conflitti familiari che portano a separazioni e divorzi, ricorso all’usura, infiltrazioni mafiose. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle conseguenze sociali, sanitarie ed economiche del gioco d’azzardo CNCA Trentino Alto Adige e Associazione A.M.A. di Trento hanno aderito alla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco contro i rischi del gioco d’azzardo”. La campagna chiede ai candidati di impegnarsi, nella prossima legislatura, per approvare una legge che regolamenti il consumo di gioco d’azzardo in Italia. Tutti i nomi dei candidati aderenti all’appello sono disponibili sul sito: www.mettiamociingioco.org.
Anziani e pensionati
I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil a livello nazionale hanno indicato le loro priorità alle forze politiche che si candidano a governare: una legge nazionale adeguatamente finanziata per affrontare concretamente il problema della non autosufficienza, che coinvolge quasi 3 milioni di persone; la promozione di forme di residenzialità innovative; la riorganizzazione dell'indennità di accompagnamento. A livello locale si attende l'attuazione della riforma sul welfare anziani. L'Auser, impegnata sul territorio a rispondere ai bisogni e all'inclusione delle persone anziane, chiede una maggiore valorizzazione del volontariato.
Gli ultimi nell'urna
Uscire dalla logica emergenziale e ripensare con progettualità il fenomeno migratorio, per costruire una comunità civile inclusiva e solidale. Lo chiedono in un documento programmatico 18 associazioni ed enti impegnati a livello nazionale e provinciale nell’ambito delle migrazioni. Lotta alla povertà, accoglienza e integrazione dei migranti, sostegno al volontariato e alla cooperazione, maggiore responsabilità a livello sociale ed ambientale sono le richieste alla politica da parte della Focsiv, la federazione degli organismi cristiani che promuovono il volontariato nel settore dello sviluppo e della cooperazione internazionale. Unicef Italia lancia 9 proposte ai candidati “per un’Italia a misura di bambini e ragazzi, a partire dalla riduzione della povertà”. Fino al 18 marzo è attiva la petizione online “Facciamo un patto?” (firma.unicef.it) con cui tutti potranno sostenere le richieste ai candidati.
Un patto per la natalità è la richiesta che arriva dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari. Nel documento, presentato anche a Trento: politiche economiche e fiscali, consolidamento del lavoro femminile con soluzioni di conciliazione lavoro-famiglia, servizi adeguati a basso costo, promozione di una cultura dell’accoglienza dei bambini. Il Msac (Movimento studenti di Azione cattolica) ha tradotto in cinquanta proposte i bisogni riscontrati nella scuola e le discuterà dal 9 all’11 marzo nei Campi interregionali coinvolgendo 900 studentesse e studenti.
Il mondo cattolico
Associazioni e movimenti cattolici convergono sull’importanza del voto del 4 marzo e sull’incoraggiamento a una partecipazione informata e consapevole. L’Azione cattolica italiana ha messo sul suo sito uno spazio con materiali per l’approfondimento e il dialogo. L’invito ai cittadini è a formarsi un’opinione il più possibile consapevole, quindi informata e critica. L’Agesci ribadisce l’importanza di esercitare il diritto di voto. Comunione e liberazione rilancia il discorso tenuto dal Papa a Cesena il 1° ottobre 2017 – in cui Francesco parla della “buona politica” – e lo propone come “una ipotesi di lavoro, che ciascuno può verificare nell’incontro e nel dialogo con chiunque”. Il Movimento dei Focolari in Italia incoraggia “l’impegno attivo per le prossime elezioni secondo coscienza e nel segno di una fraternità autentica e radicale” e, con il Movimento politico per l’unità, soggetto laico di cittadinanza attiva, espressione del Movimento, incoraggia le candidature che nascono “come sviluppo di un impegno che si è già manifestato all’interno di partiti e movimenti politici o come impegno civico sul territorio”. Il Movimento cristiano lavoratori chiede che siano promossi e difesi “i capisaldi del bene comune: la difesa della vita; la promozione della famiglia e del lavoro; la libertà di educazione; la solidarietà sociale verso ogni soggetto più debole e svantaggiato”, con un documento che esprime una preferenza per l’area di centro-destra. Le Acli indicano 43 proposte concrete all’attenzione delle forze politiche: “La famiglia, l’impresa, l’associazione, il Comune, l’Europa, la persona, ogni persona” sono gli ambiti “su cui mettere in sicurezza il nostro Paese”.
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