Mai più fascismi

L’appello lanciato da 23 associazioni e partiti alle istituzioni democratiche. Le formazioni neofasciste in Italia una minaccia per la democrazia. Oltre 57 mila le firme raccolte finora

“Mai più fascismi”: è l'appello lanciato da un cartello di associazioni, movimenti, sindacati a tutte le istituzioni democratiche per sottolineare la minaccia che le formazioni neonaziste rappresentano per la democrazia in Italia e per ribadire i valori della Costituzione repubblicana. Di fronte al moltiplicarsi di organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti sotto varie sigle in modo crescente nella realtà sociale e sul web – ma fenomeni analoghi si registrano anche nel mondo e in Europa, in particolare nell’est, “attraverso chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista” -, i promotori dell’appello ritengono che sia necessario e urgente “dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale”.

I promotori guardano alla Carta costituzionale, invitando ad applicarla per sciogliere le organizzazioni neofasciste e impedire che possano presentarsi alle elezioni movimenti che si rifanno esplicitamente al fascismo. “Sollecitiamo ogni potere pubblico e privato – si legge nell'appello, che è disponibile sulla piattaforma change.org dove ha già raccolto, alla data del 13 febbraio, oltre 57 mila firme – a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l'abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi. Invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell'attuazione della Costituzione”.

Il coordinamento “Mai più fascismi” – composto da Acli, Aned, Anpi, Anppia, Arci, Articolo 21, Cgil, Cisl, Uil, Comitati Dossetti per la Costituzione, Uisp, altre sigle e alcuni partiti della sinistra – ha lanciato l’appello nazionale nei locali del Museo Storico della Liberazione, in via Tasso 145, luogo simbolo del martirio antifascista.

A Trento la campagna di raccolta firme ha preso il via sabato 10 febbraio. Nel corso della mattinata in Largo Porta Nuova i volontari del Comitato provinciale promotore – dell'Anpi del Trentino, che coordina il tavolo, di Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, Uisp, Udu Trento, Pd e LeU – hanno raccolto adesioni, che proseguono nel frattempo tramite i canali interni ad ogni singola organizzazione aderente.

Alle istituzioni democratiche, a tutti i livelli, si chiede in particolare di attuare pienamente la dodicesima Disposizione della Costituzione (quella che recita: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e di applicare “integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo”. Specialmente in vista delle elezioni del 4 marzo, si esortano le autorità competenti “a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse istituzioni locali”.

“Nella costituzione ci sono le istruzioni per archiviare una volta per tutti i fascismi, perché finché non lo facciamo il processo di liberazione non sarà ancora terminato: un paese soggiogato dalla mafia e dai sentimenti fascisti non è un paese libero”, ha osservato il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. “Il riemergere di queste aberranti ideologie sorge anche dalle fragilità di questo paese: il fascismo che riemerge è sintomo di una democrazia pallida e di una politica che serve poco il bene comune”

L’appello “Mai più fascismi” si può firmare sulla piattaforma change.org: www.change.org/p/istituzioni-democratiche-mai-più-fascismi-appello-nazionale. La campagna di raccolta firme si concluderà a fine maggio. Le adesioni raccolte saranno consegnate al Presidente della Repubblica in occasione della Festa del 2 giugno, nel 70° anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana.

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