Approvata in Aula una mozione che impegna la Giunta provinciale ad attivare programmi di protezione dei difensori dei diritti umani
Nel mondo caratterizzato da quella che con efficace espressione Papa Francesco ha chiamato la “Terza guerra mondiale a pezzetti”, dove conflitti su scala regionale e guerre che si combattono con il sostegno delle grandi potenze fanno a pezzi tutti i giorni, insieme a civili innocenti, anche il diritto internazionale e i diritti umani, giunge come una boccata d’aria fresca la notizia che di diritti umani si è occupato il Consiglio provinciale di Trento. In Aula è approdata nei giorni scorsi una mozione, presentata dal Pd, proprio sul tema dei diritti umani: si chiedeva di impegnare la Giunta provinciale ad attivare programmi di protezione e training per i difensori dei diritti umani minacciati, su esempio delle città rifugio olandesi e a promuovere incontri di approfondimento sul ruolo degli enti locali nella protezione dei diritti umani, oltre che a sollecitare il Governo perché attivi programmi di protezione per i difensori dei diritti umani e rafforzi l'iniziativa della diplomazia italiana. La proposta ha trovato la condivisione dei consiglieri provinciali, che l’hanno votata e approvata con 2 astensioni (due consiglieri invece non hanno partecipato al voto).
Secondo la Dichiarazione delle Nazioni Unite del 9 dicembre 1998, i Difensori dei Diritti umani (Human Rights Defenders) sono quelle donne e quelli uomini che, individualmente o insieme ad altri, agiscono in modo pacifico per la promozione e la protezione di questi diritti: chi si oppone a dittature e regimi oppressivi, chi si batte per la libertà di espressione, chi lotta contro la discriminazione e le ingiustizie, chi documenta abusi dei diritti umani e chi difende l’ambiente…
“E' la prima mozione in sostegno a programmi di protezione dei difensori dei diritti umani da parte degli enti locali in Italia", l’ha salutata con soddisfazione Francesco Martone, attivista nel mondo del pacifismo e dei diritti umani e già senatore, attualmente portavoce della rete “In Difesa Di”, ringraziando chi su scala locale si è impegnato per questo importante risultato, in particolare i referenti dell'associazione Yaku e del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Ugualmente soddisfatto si è detto il Forum trentino per la pace e i diritti umani, che parla di “importante risultato portato avanti grazie alla connessione fra l’attivismo delle associazioni e l’attenzione da parte delle istituzioni sul tema dei Difensori dei diritti umani”.
Ricordando che pochi mesi fa si era svolto a Trento un incontro di riflessione con i referenti nazionali della Rete “In Difesa Di” per pianificare le varie azioni da svolgere dopo l’approvazione da parte della Commissione Esteri della Camera di una Risoluzione “Sulla tutela dei difensori dei diritti umani” che impegna il Governo a sostenere le iniziative a favore della tutela e protezione dei difensori dei diritti umani, il Forum trentino per la pace ribadisce in una nota l’importanza che “anche la Giunta provinciale si impegni nel 2018 per: sollecitare il Governo nazionale a elaborare accordi vincolanti per regolare le attività delle società transnazionali e delle imprese commerciali, riconoscendo e chiedendo il rispetto degli standard internazionali dei diritti umani negli accordi commerciali; sollecitare il governo nazionale ad aderire alla Temporary Relocation Platform dell’Unione Europea e attivare programmi di protezione e di training in modo da garantire la necessaria sicurezza del Difensore; ad aderire come Pat al sistema delle ‘città rifugio’ per la collocazione temporanea e organizzare sul territorio programmi di protezione e di training per i Difensori dei Diritti Umani ospitati”.
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