Bidonville del Trentino. Disumana. Un angolo di Terzo Mondo nella terra dell’autonomia. Una vergogna. Regno dell’illegalità. C’era andato pesante, Vincenzo Passerini, presidente del Cnca del Trentino – Alto Adige e già consigliere provinciale e presidente del Forum Trentino per la pace e i diritti umani, nella lettera aperta pubblicata lo scorso 16 gennaio su un quotidiano locale e indirizzata all’arcivescovo di Trento Lauro Tisi per raccontargli quanto visto al campo di Marco di Rovereto che ospita i richiedenti asilo.
Gli strali di Passerini erano rivolti in particolare all’ospitalità nei container: “La superficie dei container è di mq 41, 44. Con dentro i letti e gli arredi restano 9,80 mq calpestabili, cioè mq 0,7 per persona. Misure da galera libica. Le convenzioni internazionali prescrivono 7 mq per persona, e comunque non meno di 3 mq. L’altezza è di m.2,20, fuori norma”.
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