Riceviamo in risposta alla sollecitazione “Verso il voto: idee dal basso” – e volentieri pubblichiamo – questa riflessione emersa al “Giovedì delle Acli”, laboratorio politico al femminile.
In questo periodo di pre-campagna elettorale, momento di fibrillazione, di pensiero, di proposta ma che necessita di concretezza, si ha difficoltà a capire quali sono le motivazioni di scelte o meglio delle proposte.
Si parla di presunti candidati, meno di presunte candidate, se non in termini di quanto questa ricerca nella scelta sia un problema.
Nessun candidato viene valutato come una risorsa, ma un nome da spostare, indirizzare, a volte da collocare.
Quest’analisi emersa al “Giovedì alle Acli” non è stata considerata come una colpa, anzi una realtà di come, in questa fase importante per il futuro del nostro paese e di conseguenza anche del nostro Trentino, le persone vengono dopo.
Ci viene spontaneo partire dall’inizio, a cosa servono le elezioni?
1)Eleggere donne e uomini che sono mandati quando eletti a presenziare in Camera dei Deputati e in Senato della Repubblica, per legiferare, luogo dove si deve avere visione, capacità operativa e capacità di stare insieme nell’operare.
2)Donne e uomini che provengono dai territori, hanno mandato democratico dai cittadini del proprio territorio e sono chiamati a portare l’esperienza personale e del territorio a livello centrale.
3)Donne e uomini che a Roma, nei luoghi delle decisioni dimostrino di essere preparati, competenti, autorevoli e liberi, per poter esercitare la loro funzione democratica.
4)Donne e uomini che indipendentemente dall’essere maschio o femmina vengano proposti, non per automatica conseguenza del ruolo raggiunto, non per premio, ma per una valutazione d’insieme delle competenze, che vanno definite, delle capacità di fare politica insieme, dell’esperienza facilitante il ruolo all’interno del parlamento nazionale della dote di saper appartenere democraticamente, della dote di sapere dove finisce la libertà di ognuno perché anche l’altro possa essere libero.
5)Donne e uomini che insieme possono portare una stagione nuova di cambiamento. Del resto anche la legge prevede il riconoscimento della presenza femminile come risorsa di innovazione. E’ responsabilità democratica formare liste adeguate e è responsabilità di tutti donne in particolare valorizzare queste candidature.
Questo nostro documento cerca, vuole essere una domanda ai politici ma anche a tutti i cittadini, affinché non cadiamo sempre più nell’abitudine di trasformare i momenti democratici in calcoli e scambi di persone.
Sarebbe bello ascoltare da chi si propone cosa ritengono di poter fare in parlamento, perché all’interno del partito, della coalizione sono le singole persone che fanno, che possono fare la differenza.
Le elezioni sono uno strumento democratico, è importante crederci, è importante partecipare, è importante dare ognuno di noi un contributo con il voto, con il controllo, con la condivisione.
Buon voto a tutti donne e uomini.
Laboratorio politico al femminile “Giovedì alle Acli”
insieme di associazioni e aperto a tutte e tutti
Lascia una recensione