Sandro Schmid, protagonista delle lotte sindacali nelle fabbriche trentine, poi parlamentare e presidente dell’ANPI, ha rielaborato in occasione del cinquantesimo del 1969 uno studio pubblicato da UCT dieci anni fa. “Studenti e operai uniti nella lotta” è il nuovo titolo del lavoro che secondo l’Autore si rivolge a quelle nuove generazioni “che non conoscono nulla di quel poderoso movimento degli anni Sessanta” che egli definisce “l’inizio di una vera e propria frattura storica generazionale internazionale antiautoritaria a partire dai rapporti familiari”.
Nella ricchissima bibliografia che ha cercato di ricostruire e interpretare il Sessantotto trentino questo racconto si caratterizza per molte informazioni d’archivio originali – la riedizione è stata appoggiata dal Consiglio Provinciale, dall’Università, dalla CIGL del Trentino e dalla Biblioteca di Trento – ma anche per il valore di testimonianza diretta che la firma di Schmid garantisce.
L’autore è giustamente convinto che “non si può conoscere il senso autentico delle lotte studentesche e operai, senza conoscere il contesto socioeconomico in cui si sono innescate e sviluppate. Secondo Schnmid il Sessantotto fu una vera e propria “rivoluzione culturale necessaria per modernizzare l’Autonomia speciale”.
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