Marco Boato: “Fuori dalla mitologia”
“Per spiegare questo fenomeno bisogna far uscire il Sessantotto dalla mitologia e farlo rientrare nella storia del nostro Paese, e anche del contesto internazionale di quel periodo:. Il ’68 non fu l’impresa – eroica o demoniaca, a seconda dei punti di vista – di un’imprevedibile generazione di ribelli, ma costituì un singolare addensarsi e intrecciarsi di profondi processi di trasformazione sul piano interno e internazionale di cui la generazione del ’68 fu protagonista privilegiata, a volte consapevole, a volte addirittura inconsapevole”.
(dallo speciale dell’autunno 1986 per i Sessant’anni di Vita Trentina)
Paolo Sorbi: “Imbevuti di radicalismo evangelico”
“Un’impressionante eterogenesi dei fini: si voleva realizzare una società solidale e apparve una società frammentata, composta da soggetti narcisisti e chiusi al bene comune. Ecco perchè è necessaria una riflessione sui “padri” del Movimento, specialmente quelli che influenzarono l’anima religiosa e cattolica del Movimento. Eravamo imbevuti di radicalismo evangelico e di pauperismo. Una sorta di integralismo cattolico di sinistra”.
(dal servizio speciale di Vita Trentina per i 30 anni del Sessantotto)
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