L’ha ricevuta in dono il primo dicembre 1995 e lui, alla sua vita, ha dato luce. Anche se segnata dalla diagnosi, Sammy Basso vive la sua esistenza appieno, con gioiosa intensità. Non serve vederlo, basta sentire la sua voce per capire come, dalla malattia, abbia saputo e voluto trarre spunti vincenti.
In una delle pause dei tre spettacoli tenutisi a Civezzano ci ha parlato volentieri della sua conoscenza, trasformatasi in amicizia, con tanti giovani del paese. Una relazione piuttosto recente, favorito dal comune amico Giuseppe Pasin, del gruppo artistico dei «Mendicanti di sogni» che con i loro spettacoli sostengono varie iniziative solidali. E Sammy, vicentino di Tezze sul Brenta, è già stato protagonista in alcuni loro musical
Nell'estate di due anni fa, arrivato a Civezzano con Pasin, Sammy ha conosciuto ragazzi e giovani che erano impegnati nell’organizzazione del «Grest» (Gruppo estivo) dell’oratorio. E proprio da quell'esperienza estiva è partita l'idea ed ha preso avvio la realizzazione del musical «Betlehem anno zero».
«Allora ero stato accolto a braccia aperte da quei ragazzi che mi hanno permesso di divenire loro amico. Ora, per la scelta che hanno fatto e l’impegno che mettono, voglio dire loro un grande grazie. Mi piace che si divertano insieme, dando eco a un messaggio importante» dice Sammy.
Sammy Basso ora frequenta in streaming il terzo anno dell’indirizzo biologico molecolare della facoltà di Scienze naturali di Padova: «Sono in regola con gli esami – ci racconta – e vorrei poi proseguire con i due anni della specializzazione».
L’associazione che porta il suo nome si è costituita a sostegno specifico della ricerca contro la Progeria. Egli contro questa malattia dell’invecchiamento sta combattendo con i suoi 22 anni sperimentando una proteina che gli arriva da Boston.
E’ un ragazzo speciale, Sammy, che cura se stesso ma aiuta gli altri. «E’ la mia esistenza, mi piace percorrerla con intensità» dice Sammy, guardando verso le montagne che ha sempre amato.
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