“Pregare per tutti e promuovere la dignità umana”

Roma – “La domanda che Gesù rivolse a Pietro, poi agli Apostoli e quindi ai loro successori: Mi ami?, oggi la rivolge anche a te”: parole dell’omelia che il cardinale Fernando Filoni ha rivolto a Giampietro Dal Toso, ordinato vescovo la settimana scorsa nella basilica di San Pietro. Hanno concelebrato il vescovo Ivo Muser e il cardinale Paul Josef Cordes. All’ordinazione episcopale hanno presenziato una trentina di pellegrini altoatesini.

Il card. Filosi ha sottolineato che come la fede, anche il sacerdozio e l’episcopato sono un dono che non si acquista per meriti particolari. “Quel dono di Dio comporta una serie di responsabilità: avere uno spirito di coraggio, di carità e di prudenza; inoltre, richiederà anche di soffrire per il Vangelo”, ha spiegato il porporato, augurando a mons. Dal Toso di essere un pastore attento all’opera missionaria e di sostegno alle giovani Chiese, perché il Vangelo possa essere annunciato a tutte le genti. “C’è una cosa che come vescovo dovrai curare ed esercitare bene: il vescovo deve pregare per tutti, perché il vescovo è uomo di preghiera e, in quanto uomo di Dio, deve coltivare la pietà e promuovere la dignità di ogni essere umano, guardando sempre a Cristo”, ha spiegato il cardinale citando infine Papa Francesco: “È Cristo … che nel ministero del vescovo continua a predicare il Vangelo di salvezza e a santificare i credenti, mediante i sacramenti della fede. È Cristo che nella paternità del vescovo accresce di nuove membra il suo corpo, che è la Chiesa. È Cristo che nella sapienza e prudenza del Vescovo guida il popolo di Dio nel pellegrinaggio terreno fino alla felicità eterna. Cristo che predica, Cristo che fa la Chiesa, feconda la Chiesa, Cristo che guida: questo è il vescovo”.

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