“Quando mi chiedono a che Dio credi, dico al Dio di Gesù di Nazareth. Che ci aiuta a uscire da una narrazione di Dio astratta e filosofica. E ci racconta un’umanità ricca, la migliore qualità della vita”.
Così l'Arcivescovo Lauro Tisi ha riassunto il suo pensiero natalizio incontrando martedì 19 dicembre i giornalisti cattolici iscrissi all'UCSI trentina, incoraggiandoli nel loro lavoro formativo rivolto all'intera categoria. Ringraziando il presidente Giustino Basso e il vicepresidente Piergiorgio Franceschini per gli auguri, l'Arcivescovo ha accettato di confrontarsi sulle prospettive della Chiesa trentina. “Non conta il fatto di chiamarsi Chiesa – ha precisato – ma la credibilità conquistata nella vita di tutti i giorni. Per questo non mi preoccupo, in particolare, del calo del clero ma del venire meno, talora, degli uomini e delle donne che credono nell’umanità del Dio di Gesù di Nazareth”.
“Il mio augurio – ha concluso – è per una Chiesa credibile nei suoi uomini e nelle sue donne, testimoni di Vangelo vissuto. Una Chiesa meno narrativa e più esistenziale. La Chiesa di un Dio che in Gesù si fa pienamente uomo. L’Emmanuele: non il Dio “per” noi , ma il Dio “con” noi”.
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