La diocesi lungo i secoli

Mons. Armando Costa ha rivisitato e aggiornato il suo volume sui vescovi di Trento del 1977

Sono passati esattamente 40 anni da quando lo storico trentino mons. Armando Costa diede alle stampa un primo volume su “I vescovi di Trento” che ha costituito per tanti studiosi una pietra miliare per l'approfondimento delle vicende della Chiesa tridentina.

Alla soglia dei 91 anni, Costa porta in libreria nei giorni dell'Avvento una seconda edizione de “I vescovi di Trento. Notizie-profili” non solo “riveduta e corretta”, ma ampliata con una contestualizzazione storica molto utile per comprendere lo sfondo nel quale ogni episcopato si è inserito. Un lavoro certosino, a metà fra grande storia universale e cambiamenti che hanno interessato la nostra regione alpina, che il canonico trentino ha poi arricchito sulla base degli studi confluiti tre anni fa nel volume su “Cardinali e Vescovi Tridentini”. In quel testo si parlava però solo dei pastori di sangue trentino, mentre in questa rivisitazione del volume del 1977 figurano anche i numerosi vescovi provenienti da famiglie non locali.

Le pagine certamente più interessanti (e forse anche dibattute per la loro vicinanza a noi) sono quelle relative al lungo episcopato di mons. Gottardi con il Sinodo diocesano, alla nascita della diocesi di Bolzano-Bressanone e poi all'episcopato di mons. Giovanni Maria Sartori con l'evento della visita di Giovanni Paolo II.

La prospettiva del lavoro “diligente e scrupoloso” di mons. Costa – supportato da Miriam Lenzi – rimane quella che mons. Gottardi aveva riconosciuto ed elogiato nella presentazione del volume del 1977: “esaminare e vagliare gli avvenimenti e i personaggi “sine ira et studio”, cioè senza pericolose prevenzioni e senza compiacenti accondiscendenze”.

Intento a dimenticare il meno possibile, mons. Costa preferisce sottolineare nei singoli pastori il loro profilo ecclesiale, insistendo sulle iniziative assunte con il coinvolgimento del popolo di Dio, categoria conciliare che porta a riconsiderare anche gli eventi in una nuova luce.

Un testo corposo, ben 900 pagine, nel quale Costa ha voluto inserire anche alcuni documenti integrali laddove risultano utili a capire i significati soggettivi di determinati interventi. Non manca anche una retrospettiva puntuale dell'episcopato di mons. Bressan e dei “primi passi” di mons. Tisi.

L'editrice Ancora garantisce a questo testo una diffusione anche nazionale, nella convinzione che anche la storia della Chiesa locale contribuisce a scrivere quella della Chiesa universale.

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