Il Teatro “Gigi Cona” ha ospitato domenica 19 novembre l’evento dedicato, a 40 anni dalla scomparsa, al fondatore della Co.F.As. e del GAD – Città di Trento
Ha avuto un solo grande protagonista l'edizione di quest'anno della “Giornata Teatrale Trentina”, l’appuntamento con il quale ogni anno la Co.F.As. chiama a raccolta tutti i filodrammatici. L'evento è diventato occasione per ricordare Mario Roat, figura di rilievo che ha segnato e caratterizzato la storia del teatro in Trentino.
Ricorre quest'anno il quarantesimo anniversario della prematura scomparsa dell'autore e regista, avvenuta il 25 ottobre del 1977.
Nato a Trento il 21 marzo 1920, Roat iniziò giovanissimo l’attività teatrale esprimendo la propria sensibilità artistica come attore, drammaturgo e regista. Fu il fondatore della Co.F.As., la Federazione del Teatro amatoriale trentino nata da una sua intuizione nel 1945, e della compagnia GAD “Città di Trento” che lo ha visto protagonista per oltre trent’anni.
La “Giornata Teatrale Trentina” è stata l'occasione per presentare un progetto editoriale dedicato alla figura di Mario Roat, di cui hanno parlato il curatore, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino e due testimoni privilegiati della sua vita privata a artistica: la figlia Roberta Roat e Alberto Uez, che raccolse l'impegnativa eredità di dirigere il GAD Città di Trento ed ancora ne è il regista.
Sul palcoscenico del teatro anche le interviste curate da Laura Guardini, giornalista del Corriere della Sera che ha militato nella compagnia diretta da Roat, per lascir spazio alle testimonianze di chi ha vissuto più da vicino la vicenda artistica di Mario Roat: Alberto Uez, Roberta Roat e Gino Tarter.
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