Hanno risposto in molti all'appello lanciato dall'Assessorato alle pari opportunità del Comune di Trento, facendo rete tra i soggetti della cultura in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Onu nel 1999. Saranno più di 50 i “posti occupati” presenti in città nei principali luoghi della cultura (e visibili anche attraverso una gallery virtuale sul sito del Comune di Trento) nella settimana dal 20 al 26 novembre: teatri, musei, spazi culturali, Università, luoghi della formazione, uffici dell'Amministrazione esporranno questo simbolo che richiama l'attenzione dei cittadini sul tema del femminicidio rendendo visibile quel vuoto generato dai gesti di violenza volti all'annientamento fisico, psicologico, economico, istituzionale della donna in quanto tale. L'adesione dei soggetti cittadini che con la loro azione contribuiscono alla crescita culturale e sociale della città, vuole essere un segnale importante di impegno a favore di un “cambio di passo”, offrendo stimoli di riflessione alla società affinché già nelle giovani generazioni cresca una cultura del rispetto e della pari dignità, consapevoli che il problema è innanzitutto culturale e sociale.
Alla campagna nazionale del Posto occupato, già nota, quest'anno si affiancano a livello locale la campagna di informazione del Centro Antiviolenza di Trento, a sostegno di chi opera concretamente sul territorio a favore delle donne oggetto di violenza, con l'intento di diffondere maggiormente una delle misure per prevenire gli atti di violenza; e la campagna di comunicazione che ha come slogan "La violenza sulle donne è un reato. Per le emergenze Chiama 112": 112 è il Numero unico per l'emergenza, a cui rispondono operatori appositamente formati.
Per il 25 novembre sono inoltre in programma diverse iniziative di sensibilizzazione, coordinate dall’Assessorato provinciale alle Pari opportunità. Tra le altre, segnaliamo: “I numeri della violenza di genere in Trentino”, conferenza stampa di presentazione dei dati relativi al fenomeno, venerdì 24 alle 11.30 presso la sala Belli del Palazzo della Provincia; “Libera dalla violenza”, organizzata dal gruppo giovani della Cgil del Trentino, un momento informale per riflettere insieme su questo gravissimo problema, venerdì 24 alle 15 in piazzetta D’Arogno; il flash-mob in piazza Duomo a Trento, sabato 25 alle 16, in collaborazione con il Comune di Trento e l’Associazione Des Etoiles di Trento; “L’arte e l’educazione contro la violenza”, seminario al Mart di Rovereto sabato 25 dalle 14.30, in collaborazione con Falenablu.
La violenza alle donne non è un fenomeno in calo; per una donna su due, la violenza avviene in ambito familiare. “È su questo che dobbiamo riflettere – commenta l'assessora alle pari opportunità, Sara Ferrari -: se l’approvazione della legge provinciale 6/2010, ha rappresentato un’assunzione di responsabilità pubblica rispetto a questo fenomeno, dobbiamo concentrarci maggiormente sulla prevenzione e sull'educazione di genere nelle scuole, per insegnare ai giovani a rapportarsi tra di loro con rispetto". A livello provinciale, spiega l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni spiega cosa si sta facendo a livello provinciale: “Si sta sperimentando un modello innovativo di intervento multidisciplinare di presa in carico delle vittime, al quale sta lavorando il Gruppo interdisciplinare per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, organismo istituito dalla Giunta".
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