“La libreria è un luogo di resistenza, come un bosco minacciato dalla città; abbiamo tutti il dovere di difenderla, perfino chi non ci entra mai. Perché il fatto che la libreria esista, che il bosco esista, rende l’ara che respiriamo più buona e noi più liberi”. Sono queste le parole che Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017 con “Le otto montagne”, ha dedicato alla Piccola Libreria di Levico Terme in occasione del suo terzo compleanno, festeggiato mercoledì 15 novembre assieme ai lettori.Una libreria che è anche un luogo d’incontro, un posto dove si crea comunità, come ci racconta la proprietaria della Piccola Libreria, Lisa Orlandi, originaria di Levico Terme.Dopo quindici anni passati a lavorare nel campo del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi al di fuori del Trentino, un mestiere che l’ha portata a girare per il mondo, Lisa ha deciso di “fermarsi”: ora abita a Roncegno Terme e, proprio tre anni fa, ha iniziato la sua attività di libraria in via Regia 26, a Levico. “Volevo trovare un modo per poter continuare a viaggiare e per avere l’occasione di conoscere tante persone”, spiega, raccontando come nella Piccola Libreria abbia trovato uno spazio d’incontro. “Il libro ha bisogno di relazione. Siamo un presidio aperto, un connettore di autori, case editrici e comunità”, ci tiene a precisare Lisa che, unendo la passione per i libri alle conoscenze acquisite grazie alle esperienze lavorative passate, è riuscita in questi anni a portare molti scrittori a Levico.
La Piccola Libreria si è quindi contraddistinta per essere “una libreria nomade”, come ama definirla Lisa: lo testimoniano “Levico Terme incontra gli autori”, rassegna organizzata l’estate scorsa assieme alla biblioteca comunale ed al comune di Levico Terme, e le collaborazioni con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi per l’“Agosto degasperiano” e con il Trento Film Festival per “MontagnaLibri”, oltre che le serate letterarie al ristorante “Boivin” di Levico.
“Questo m’interessa: essere un punto di riferimento per la comunità, e quindi rendere questo spazio un contenitore partecipativo ed inclusivo dove ci si possa sentire a proprio agio, un po’ come una casa dei lettori”, spiega Lisa. Nel tempo, molti scaffali sono stati creati grazie ai suggerimenti ed alle proposte dei lettori più assidui de La Piccola Libreria, che predilige le case editrici indipendenti e dove si possono trovare anche libri “di nicchia”.
Lascia una recensione