Serena, il coraggio di addentare la vita

Sarà celebrato giovedì 9 novembre alle 15.30 a Lavis il funerale di Serena Valenti, la scrittrice e poetessa, scomparsa dopo una lunga malattia. Alla famiglia, che l’ha amorevolmente seguita giorno per giorno, si stringe la comunità di Lavis, l’Associazione degli Artisti Cattolici (UCAI) con cui Serena aveva collaborato, e tante realtà di volontariato con cui era entata in contatto fin dagli anni del Liceo Prati quando a 17 anni si era ammalata di sclerosi multipla.

Nel 2005 aveva intitolato il primo volume autobiografico “Mettiti alla finestra e guardati”, ricco di pensieri e di parole scavate nella fatica e nel silenzio, confessando a proposito della malattia manifestatasi a 17 anni: “Arriva il coraggio, un giorno, di stendere una tovaglia verde come la speranza, di servirsi di tovaglioli rossi come la grinta per lottare, di guardare da quella finestra il mondo, che non fa più paura e finalmente di addentare la vita, per gustare il buono che ha”.

Ci aveva detto nel 2015, durante una indimenticabile intervista nella sua casa sopra Lavis: “Ho imparato a ringraziare questa malattia e questo modo di vivere perché ciò mi spinge a non fermarmi, ad essere più forte”.

Dopo aver collaborato con la pittrice Paola De Manincor, nel 2015 ha scritto i testi di un musical su Francesco portato in scena dai coetanei di Lavis: “Ho trovato così il modo di assolvere ad una missione che sentivo prepotente e che contemporaneamente cerco”, ci aveva spiegato soffermandosi sul significato profondo di quel titolo dedicato al poverello di Assisi che lei ha sempre amato: “Francesco Creatore”. “Il fatto stesso di lodare Dio attraverso il Creato vuol dire modellarlo nel cuore delle persone”. E’ forse la missione che Serena ha portato tenacemente e dolorsamente a termine con la sua vita.

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