Promovolley ha festeggiato i suoi primi trent'anni di storia. Che ha raccontato ai microfoni di Trentino inBlu, domenica sera, durante la prima puntata della Noche del 10
A Sanbàpolis qualche settimana fa si sono ritrovati in una settantina di “pochi intimi”, tra atleti di oggi e di ieri, genitori, parenti e semplici amici, per festeggiare nel migliore dei modi, cioè giocando a pallavolo, il trentesimo compleanno di Promovolley.
La società che da tre decenni promuove la pallavolo in Trentino, come dice il nome che è già un manifesto programmatico, ha celebrato un traguardo così importante proprio come una grande famiglia, e sull'onda lunga dei festeggiamenti tre suoi rappresentanti sono stati nella serata di domenica scorsa gli ospiti d'onore della prima puntata de La Noche del 10, il programma sportivo di radio Trentino inBlu.
Paola Comai, Luca Baratto e Daniele Fronza, tre generazioni a confronto. Paola, Promovolley l'ha vista nascere, Luca all'anagrafe presenta lo stesso anno di nascita, il 1987, Daniele rappresenta il futuro della società, nonostante i già tanti anni di militanza e i diversi ruoli ricoperti: atleta, allenatore e responsabile dei social network.
“Sono entrato in Promovolley da piccolino” racconta. “Ho trovato un ambiente che mi ha subito fatto sentire in famiglia, dove sono cresciuto come atleta ma soprattutto come persona. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili e oggi, dato che non abbiamo una prima squadra, do una mano come secondo allenatore della formazione under 16”.
L'obiettivo è quella di far crescere i ragazzi attraverso lo sport che, “è la nostra passione e ci sembra l'arma migliore per seguire lo sviluppo della persona a tutto tondo”, specifica Paola, che poi racconta qualche chicca storica: “Promovolley nasce da quattro amici che volevano promuovere la pallavolo a Trento in anni in cui la pallavolo ad alto livello qui non c'era. Per esempio la prima uscita ufficiale della mitica Nazionale di Velasco che poi vinse tre Mondiali e l’argento olimpico fu organizzata proprio da Promovolley a Rovereto nell'89, o il Trofeo Città di Trento, ora 'Memorial Sandro Baratto', che negli ultimi anni ha coinvolto la Trentino Rosa e altre realtà femminili, inizialmente aveva lo scopo di portare in provincia squadre di prim'ordine e i campioni del momento”.
Dai vertici alla base Promovolley ha quindi focalizzato l’obiettivo sul settore giovanile: “Due nostri componenti importanti, Sandro e Nazareno, nel 2000 furono i fautori delle giovanili della Trentino Volley appena approdata in Serie A – continua Paola – poi le strade sono proseguite su binari diversi come è naturale e dal 2003 lavoriamo alla creazione di nostre squadre giovanili, dal minivolley all’under 18”.
Luca, che dai primissimi passi in Promovolley è arrivato alla Serie A come preparatore fisico prima a Verona e, la scorsa stagione, a Trentino Volley, ci tiene a sottolineare come, ora che la promozione della pallavolo ha dato i suoi frutti, l’attività societaria si è allargata: “Portiamo avanti la nostra mission promuovendo il beach volley. Nel 2003 Sandro organizzò il primo torneo in piazza Venezia e negli ultimi due anni abbiamo organizzato i primi corsi in regione, che ripartiranno la prossima estate. Qui non c’è il mare quindi potrebbe sembrare strano, ma – conclude – già due coppie trentine hanno vinto il titolo italiano al Trofeo delle Regioni e i risultati si vedono”.
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